Frazioni
Le Piane, Cusano, Scalelle, San Martino, Sant’Agata , Colle della Selva, Colle di Gotte, Salza, Di Mezzo
Dati e curiosità
altitudine: 450 m
superficie: 15,71 km quadrati
nome degli abitanti: abbateggiani
Santo patrono: San Lorenzo
Fa parte di: Comunità Montana della Maiella e del Morrone e Parco Nazionale della Maiella
Come comune indipendente, Abbateggio fu soppresso nel 1929 nell’ambito di una riorganizzazione amministrativa voluta da Mussolini il quale lo riunì sotto un’unica giurisdizione con San Valentino e Roccamorice. Fu ricostituito nel 1947.
Abbateggio ha dato i natali a Mariano d’Abbateggio, monaco celestino, generale della congregazione e erudito sia di filosofia che di teologia; fu nominato governatore della città dell’Aquila nel 1317.
Storia
Paleolitico
La Valle Giumentina fu abitata sin dal Paleolitico, come testimoniano vari ritrovamenti di manufatti.
Epoca medievale
Le origini dell’attuale abitato dovrebbero risalire agli anni immediatamente successivi alla fondazione del monastero di S. Clemente a Casauria (871 d.C.), di cui Abbateggio fu un castrum.
XII- XVIII secolo
Abbateggio conobbe svariate signorie:tra queste ricordiamo i Trogisio (1140), i del Balzo (1269), i Fieschi di Genova (1479), gli Orsini (1487), i de Tolfa, i quali vendettero il feudo a Margherita d’Austria (1583). Il castello di Abbateggio rimase proprietà dei Farnese sino al 1731 quando, con l’estinzione del casato farnesiano, il Ducato di Parma e Piacenza passò ai Borbone.
XX secolo
Nell’ambito della riorganizzazione amministrativa voluta da Mussolini, il comune di Abbateggio fu riunito a quello di S. Valentino in Abruzzo Citeriore e Roccamorice. Assunse l’attuale assetto territoriale, quando riconquistò la sua autonomia amministrativa (1947).
Da visitare
Chiesa di San Lorenzo martire
E’ un piccolo capolavoro realizzato in pietra locale. Di pianta rettangolare, con una sola navata, presenta una facciata in stile classico, con portale quattrocentesco e campanile a pianta quadrata. L’interno baroccheggiante è scandito da semicolonne rettangolari con capitelli, rosoni e stucchi probabilmente attribuibili allo stuccatore ticinese Pietro Francesco Canturio che operò fra Abruzzo e Marche prevalentemente nella seconda metà del XVIII secolo. Rilevanti la statua lignea del Santo e l’acquasantiera in pietra. La chiesa viene menzionata in una visita pastorale dell’Arcivescovo di Chieti Giovanni Battista Castrucci nel 1588-89.
Santuario Madonna dell’Elcina
Sorge su di una collina un pò fuori dal paese. La costruzione che si vede è di recente costruzione ma la chiesa risale a ben più antica fondazione. Su questa collina, la collina dell’Elcina, la leggenda vuole che due pastorelli muti videro una Signora su di un leccio (elce) e, ai piedi di questo, un quadro che rappresentava la Vergine con in braccio Gesù bambino. La Signora disse loro che desiderava fosse costruita una chiesa in suo nome su quel colle, e ripetè per tre volte la stessa richiesta.
Sotto l’altare della chiesa, benedetto nel 1927, vi è infatti un tronco di leccio che si dice sia parte dell’albero dove apparve la Vergine. Sull’altare vi è anche una particolare edicola che contiene la Statua della Madonna dell’Elcina in terracotta dipinta. L’immagine è anche rappresentata in un quadro, olio su tela, dove la Madonna, seduta su un albero, è rappresentata con una tunica rossa e con manto azzurro, e ha tra le braccia Gesù bambino benedicente, così come doveva essere nella visione dei pastorelli.
Chiesa della Madonna del Carmine. A pianta rettangolare, mononave, ha una copertura a volta a botte e abside a semicupola. Presenta una tessitura muraria in pietra locale caratterizzata da una recente ristrutturazione completa. Sul portale c’è un’iscrizione dedicatoria a Sant’Antonio, forse santo della prima edificazione. Nelle fonti viene citata per la prima volta nel 1743, quando viene denominata chiesa della Madonna del Carmine “extra moenia”, cioè fuori le mura del paese.
Altare pagano Sant’Agata
Nella piccola contrada omonima sono stati rinvenuti, in seguito a recenti scavi archeologici, i resti di una piccola chiesa altomedievale, con preesistenze di un edificio più antico. E’ stato riscoperto anche l’altare votivo dove si recavano le donne per propiziare la fecondità e l’abbondanza di latte. Sant’Agata infatti, insieme a S.Scolastica e S.Eufemia, è la protettrice delle cosiddette “agalattiche” e viene invocata soprattutto per probemi di allattamento.
Nei dintorni
Complesso agro-pastorale della Valle Giumentina
Ubicato nella splendida Valle Giumentina è un insieme di capanne realizzate in pietra a secco e utilizzate come ripari dai pastori prima e dagli agricoltori abitanti della valle poi. Il complesso presenta una capanna più grande, a pianta circolare, costruita a gradoni, che risulta la più grande censita nella regione Abruzzo. Doveva avere un piano superiore, non più presente, del quale rimangono visibili i fori per il solaio ligneo. Le altre capanne circostanti sono di dimensioni minori e ne è presente anche una a pianta quadrata, probabilmente un’evoluzione planimetrica successiva.
Area archeologica della Valle Giumentina
Il sito di Valle Giumentina è uno dei più importanti esempi in Abruzzo di Paleolitico inferiore e medio. In questa zona infatti gli affioramenti di selce sono molto abbondanti e ciò ha determinato addirittura la nascita di una lavorazione preistorica tipica della zona definita “facies di Valle Giumentina”. Le selci vengono lavorate su un incudine a percussione e la particolarità è data dal cosiddetto “piano di percussione” che è molto più inclinato rispetto al piano di distacco. Questa particolare industria viene denominata “clactoniana” e produce prevalentemente raschiatoi, schegge e punte. Un’evoluzione delle produzioni sarà la cosiddetta tecnica “musteriana” del Paleolitico medio.
Grotta di Santo Spirito
Prende il nome dal Vallone in cui è ubicata, su uno sperone roccioso. All’interno si dirama verso monte e verso valle. L’interno è caratterizzato da splendide e numerose concrezioni calcaree e da caratteristiche formazioni definite “marmitte dei giganti”, formate dallo scorrere continuo delle acque sulla roccia. Gli spazi più profondi sono caratterizzati dalla presenza di laghi e piccoli corsi d’acqua formatisi dall’infiltrazione dell’acqua nella roccia.
Immagini di Abbateggio
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Articoli culturali
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Produzioni tipiche
Eventi religiosi
8 settembre
Festa Madonna dell’Elcina
La festa della Madonna dell’Elcina si svolge l’8 Settembre; la sera prima il quadro-reliquia viene trasportato in processione dal Santuario alla Chiesa Parrocchiale. Un corteo di ragazze abbigliate con costumi caratteristici accompagna la processione offrendo delle conche colme di grano. Alla fine della cerimonia il quadro della Madonna rimane esposto per tutto il giorno successivo nella Chiesa parrocchiale.
10 agosto
Festa San Lorenzo Martire
Il 10 agosto è la festa patronale di Abbateggio:San Lorenzo Martire e Diacono. Lorenzo come è ben noto subì un atroce martirio su di una graticola. Secondo il suo martirologio egli, diacono di Roma, diffuse i beni della comunità ai poveri che secondo lui erano i veri vescovi della chiesa. La sua sepoltura, secondo la tradizione del IV secolo, è da collocarsi al Verano, sulla Tiburtina, dove fu edificata da Costantino una Basilica a lui intitolata. Una leggenda di Abbateggio vuole che durante le invasioni barbariche il Santo apparve ai nemici con una palma della pace tra le mani e facendo il segno della croce li rese inoffensivi. Da allora gli abbateggiani si affidano ciecamente alla sua protezione in ogni occasione nefasta, eventi e/o calamità naturali che siano.
17 gennaio
Festa Sant’Antonio Abate
La festa di Sant’Antonio Abate cade il primo sabato dopo il 17 gennaio. Per propiziarsi i favori del Santo si benedicono gli animali, il pane e le fave sui sagrati delle chiese. In passato venivano offerti doni in natura ai sacerdoti che regalavano immagini del santo da appendere nelle stalle come talismani. Nei giorni precedenti la festa gruppi di paesani, giovani e anziani, girano per il paese, nelle case e nelle piazze, cantando il canto tradizionale, de “lu sant’Andonje e mettendo in scena alcuni episodi della vita e delle famose tentazioni di Sant’Antonio, come la ben nota lotto contro il Diavolo tentatore. In ogni abitazione la padrona di casa dona, in cambio dell’esibizione, prosciutto, salsicce, vino e dolci. La festa prosegue con il tipico “ballo della pupa”, la bendezione degli animali e festeggiamenti e banchetti intorno al fuoco fino a tarda notte.
Manifestazioni
giugno
Abbateggio in Fiore
Si tratta di un concorso creato per adornare il paese e tentare di mantenerlo entro una cultura di amore per la natura. Case, vie, balconi e giardini vengono abbelliti, entro un determinato periodo di tempo, da fiori e piante fiorite. Nel mese di giugno una commissione di esperti floricoltori giudica il vincitore in una manifestazione che avviene in una piazza del paese.
agosto
Festa del Farro
Già dal 1992, durante la festa del santo patrono S.Lorenzo, in agosto, vengono preparati numerosi piatti a base di farro. Le massaie del paese si impegnano a rielaborare e a realizzare ricette semplici e rustiche legate alla tradizione contadina per renderle appetibili anche ai gusti più raffinati. Il farro ad Abbateggio è stato ormai da molti anni riapprezzato e riscoperto tra i cereali delle antiche tradizioni locali. Numerosi produttori locali lo stanno rivalutando e coltivando per reinserirlo nell’alimentazione moderna alla quale apporta numerosi benfici grazie alle sue sorprendenti proprietà alimentari.
Premio Letterario Parco Maiella
Si tratta di un Premio Nazionale di Letteratura Naturalistica. Si suddivide in sette sezioni: narrativa edita e inedita, poesie e giornalismo, una sezione dedicata ai ragazzi dai 10 ai 15 anni, che promuove gli interessi per la Letteratura e le tematiche ambientali anche tra i giovani, saggistica, ed una sezione dedicata agli italiani all’estero. Vi possono partecipare tutti, dagli scrittori professionisti e/o dilettanti, ai giornalisti, italiani e/o stranieri. La giuria èpresieduta dal Presidente del Premio, ed è composta dal Presidente del Parco della Maiella, gli assessori all’Ambiente e alla cultura della Provincia di Pescara, il Direttore Artistico dello stesso Premio, vari insegnanti di letteratura italiana e lingue, studiosi, esperti del settore Editoria, e numerosi membri autorevoli dell’ambito universitario e di varie associazioni ambientalistiche.
Concorso Nazionale Pittura Estemporanea
L’obiettivo di questo concorso è di raccontare il paese con gli occhi delle persone, degli abitanti e dei turisti che ne riscoprono i veri aspetti; ed Abbateggio si presta perfettamente a questa funzione grazie alle sue bellezze naturalistiche ed architettoniche. L’amministrazione comunale punta con grande interesse allo svolgimento di questa performance pittorica così come avveniva in passato con i grandi mecenati che commissionavano opere per impreziosire e raccontare i luoghi e le vicissitudini dei luoghi.
Natale ad Abbateggio
Durante le festività natalizie Abbateggio, dalla Vigilia di Natale fino all’Epifania, si veste di festa. Una serie di eventi, giochi, spettacoli, feste e animazioni si diramano per il paese, accompagnate da dibattiti e degustazioni di prodotti tipichi. Il turista e gli abitanti del paese hanno la possibilità di essere coinvolti e resi partecipi di uno stare insieme riscoprendo le tradizioni e i sapori tipici di un borgo rurale abruzzese.
Ricettività
Ristorante Il Carro – Contrada Salza
Ristorante Col di Gotte – Via Colle di Gotte 15
Agriturismo Ecoalbergo Modus Vivendi – Via Colle della selva 3
Agriturismo Casale la Liscia – Contrada Salza 2
Agriturismo Colle Della Selva – C.da Colle della Selva 6
Informazioni turistiche
Comune
Via Roma, 8
tel. 085 85 74 223
sito http://www.comune.abbateggio.pe.it/
Pro loco
Via Madonna del Carmine 1
Tutti noi, direttamente o indirettamente, abbiamo sentito parlare oppure abbiamo avuto a che fare con…
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