Nella bellissima regione abruzzese c’è un borgo che conserva una grande eredità storica: pochi lo conoscono. Ecco come arrivarci.
L’Abruzzo è senza dubbio una delle regioni italiane più belle e più importanti d’Europa, soprattutto perché è caratterizzata da una natura diversificata e da tantissime località storiche che hanno lasciato un segno indelebile nella nostra cultura. Giusto per rendere l’idea, si può visitare il famoso Campo Imperatore, un altopiano di origine glaciale situato tra i 1.500 e i 2.000 metri sopra il livello del mare. C’è poi l’amatissima Costa dei Trabocchi, cioè un tratto del litorale adriatico costellato appunto di trabocchi che sono delle antiche macchine da pesca del XVIII secolo.
Non possiamo ovviamente dimenticare i numerosi borghi sparsi su tutta la regione, come ad esempio quello che è chiamato “il borgo dell’oro rosso”, un luogo affasciante e ricco di storia capace di conquistare sempre i turisti da ogni angolo del mondo. Cerchiamo ora di capire i segreti di questo particolare luogo.
Oro rosso: tutti i segreti del famoso borgo abruzzese
Nelle vicinanze del massiccio montuoso del Gran Sasso, precisamente nella provincia dell’Aquila, si trova uno dei borghi di origine medievale più belli d’Italia: stiamo parlando di Navelli, un Comune di circa 549 abitanti. Quest’ultimo, che conserva una storia antichissima e tantissime tradizioni che vengono tramandate da secoli, è attualmente un centro agricolo e pastorale. Tuttavia, ciò che lo rende famoso in tutto il mondo è la produzione del cosiddetto zafferano dell’Aquila DOP.
Si tratta di un spezia pregiatissima e di origine protetta prodotta esclusivamente nella provincia dell’Aquila, in particolar modo nell’Altopiano di Navelli. L’oro rosso arrivò per la prima volta in Abruzzo nel lontano 1230, grazie ad un monaco domenicano che la importò dalla Spagna. Da secoli il suo commercio rappresenta una delle fonti di reddito più importanti della zona.
Dobbiamo inoltre ricordare che attualmente gli agricoltori producono circa 40 kg di zafferano all’anno: ogni chilogrammo richiede circa 200.000 fiori. Il Comune di Navelli è famoso anche per le sue case antichissime costruite direttamente su uno sperone roccioso. Uno degli edifici più importanti, che domina sul panorama, è indubbiamente l’elegantissimo Palazzo Baronale Santucci.
Ma non finisce qui. Passeggiando per le vie del borgo si possono ammirare tre vasche circolari scavate nella pietra che secoli fa fungevano da mangiatoia per gli asini. Se amate le escursioni, il trekking e le passeggiate tra la natura incontaminata, allora dovreste assolutamente visitare Capestrano, Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio e la bellissima Rocca Calascio. Queste ultime località si trova ovviamente nella provincia dell’Aquila, a pochi passi da Navelli.