Aiello, frazione di Crognaleto
Dati e curiosità
frazione di: Crognaleto (Te)
area: Monti della Laga
Introduzione
Il paese si distende lungo la strada che da Figliola scende a Macchia Vomano tagliando l’altura che borda a sud-est il Piano Aielli, dominato sullo sfondo dalla mole di Rocca Roseto. La strada rappresenta l’asse principale di un tessuto urbano molto antico con numerose case in pietra databili tra il XVI e il XIX secolo. Gli interventi moderni sono rari.
Da vedere
Antiche case
Nelle case cinquecentesche le murature presentano andamenti irregolari di pietra; le finestre appaiono rinquadrate da cornici. In un caso queste cornici sono decorate da un motivo a punta di diamante. Anche gli ingressi sono incorniciati da sostegni verticali e architravi di pietra e lignei. Una casa del XVI secolo di particolari dimensioni sorge isolata all’uscita dell’abitato in direzione di Macchia Vomano. Essa presenta una loggetta con scala d’accesso coperta al piano d’abitazione, posto al di sopra delle stalle e delle rimesse al pianterreno. Nelle epoche successive la loggia si inserisce nel piano stesso della facciata dell’edificio, senza più apparire come un corpo aggettante rispetto ad essa, spesso presentando aperture ad archetti che la ingentiliscono. Nella grande casa di Aiello, al di sopra della loggia sulla scala e in linea sulla facciata a livello del secondo piano sporgono frammenti di travi lignee che sorreggevano un balcone, cui si accedeva dalle due porte-finestre e che contemporaneamente faceva da copertura alla loggia. Il basamento dell’edificio è a scarpa; le mensole sostengono l’architrave della porta d’ingresso. Nel cuore dell’abitato una casa ha un portale con chiave d’arco su due rozzi capitelli decorati da una serie di solchi paralleli a distanza regolare.
Chiesa dei Santissimi Silvestro e Rocco
Al centro dell’abitato vi è la chiesa di Santissimi Silvestro e Rocco, una modesta costruzione di pietra con tetto e campaniletto moderni. Eretta nel 1529, consacrata nel 1581, fu certamente ampliata successivamente con l’aggiunta di una navata a sinistra, forse nel 1631, data che compare sull’architrave del semplicissimo portale sormontato da una finestra ad occhio. L’interno è diviso in due navate da due arconi longitudinali. In fondo alla navata sinistra l’altar maggiore di legno dorato e dipinto con edicole laterali è sormontato da una lunetta, mentre l’edicola centrale è affiancata da colonne tortili con decorazione vegetale e timpano spezzato con trionfo centrale e con lo Spirito Santo di coronamento. Nelle edicole laterali sono presenti le statue lignee di San Rocco e San Silvestro. Inserita in un altro piccolo altare barocco, probabilmente privo del coronamento ed assai vicino ad un altare di Cusciano, c’è una tela raffigurante San Carlo Borromeo, eretta nella chiesa tra il 1609 e il 1638. La tela di modesta qualità, non dovrebbe esser lontana per datazione da questo termine cronologico e fu posta successivamente a decorazione l’altare (XVII secolo). All’esterno, accanto alla chiesa, si trovano un elemento di colonna tortile (nel battuto di cemento del piazzale) e un leoncino stiloforo (nel muro della scarpata), ascrivibile alla produzione scultorea seicentesca locale.