Alfonso Signorini lo rivela adesso: il conduttore svela quelli che sono stati gli ultimi desideri di Silvio Berlusconi, prima della sua morte.
Non ha certamente bisogno di presentazioni, Alfonso Signorini, il conduttore del Grande Fratello che ancora adesso, è in onda, con la nuova edizione del reality, che si preannuncia essere la più lunga di sempre. Ebbene, il conduttore e giornalista questa volta è riuscito a commuovere.
Il conduttore ha infatti ricordato Silvio Berlusconi a diversi mesi di distanza dalla sua morte, e in passato lo aveva fatto già sui social, postando una foto in cui era ad Arcore, seduto su uno dei divani di Berlusconi, insieme a Paolo Berlusconi, Mara Venier e Marina Berlusconi. E poi lo ha fatto anche tramite il settimanale che lui stesso dirige, ovvero Chi.
“Quando io ho perso mio padre ricordo che lui stava a un matrimonio, mi chiamò qualche ora dopo e mi disse: ‘Non piangere, perché da oggi tu hai un altro padre. Per te ci sarò sempre e potrai sempre fare affidamento su di me per la vita” ha ammesso il giornalista e ancora: “Ha mantenuto le sue promesse. Fino all’ultimo. Come un padre è stato presente, vigile, affettuoso nei momenti belli della vita e in quelli più tristi”.
Insomma, un rapporto speciale, quello tra Alfonso Signorini e Silvio Berlusconi, cosi tanto da essere andato avanti fino all’ultimo giorno di vita del Cavaliere che ancora oggi viene ricordato con grande affetto dal conduttore di Canale Cinque che sempre nel suo settimanale ricorda delle loro chiacchierate al telefono, dopo ogni puntata del Gf.
“Anche durante l’ultima edizione un giorno mi ha chiamato a sorpresa: ‘Alfonso, dammi retta, torna a metterti giacca e cravatta. Tu hai uno stile istituzionale non ti posso vedere scamiciato così. Fai il bravo, Ricordati sempre che sei su Canale 5″ ha confessato Signorini che ha poi parlato di quello che a tutti gli effetti è stato l’ultimo desiderio del leader di Forza Italia.
Il particolare è legato alle vicende giudiziarie che lo hanno accompagnato per tutta la vita, le stesse che non gli hanno mai permesso di avere un giorno di pausa.
“Ricordava con amarezza tutte le ore spese per gli avvocati, per difendersi da accuse spesso infondate. L’unica colpa di cui si poteva accusare Berlusconi era quella di essersi fidato di persone che non meritavano la sua amicizia e la sua fiducia. Lo ha fatto per bontà, per altruismo” ha infine concluso.
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