Altovia, frazione di Cortino
frazione di: Cortino (Te)
area: Monti della Laga
Introduzione
Altovia è collocata a 1183 metri sul livello del mare e dista 31 chilometri dalla città di Teramo e 8 chilometri da Pagliaroli. Il piccolo borgo è caratterizzato da un esiguo numero di abitazioni in pietra risalenti al XVIII secolo e l’inizio del XX secolo, le quali sono state oggetto di una ristrutturazione quasi completa. Nei primi anni del 1800 era popolata da almeno 66 persone ed era parte integrante dell’Ateneo di Roseto; nel 1814 le persone residenti scesero a 63, e la frazione divenne parte della chiesa di Cortino; nel 1841 vi abitavano almeno 64 persone; oggi il numero di abitanti è radicalmente diminuito, poiché vi risiedono soltanto tre anime per un totale di due famiglie. Altovia resta una meta turistica ambita durante l’estate, ma nelle stagioni più fredde rimane deserta. Per quanto riguarda i mezzi di sostentamento, fino ai primi del XX secolo la popolazione godeva di un tenore di vita piuttosto elevato grazie all’attività di allevatori di bestiame.
Storia
1593
Le parrocchiali di Sant’Egidio “della Rocca” e di Santa Maria di Cortino sono affidate alla cura del medesimo rettore.
1724
Il qm Gregorio Ranalli di Altovia e la consorte Berardina lasciarono scritte le proprie volontà testamentarie esprimendo al figlio il desiderio di vendere determinati possedimenti terrieri per ottenere in cambio delle celebrazioni eucaristiche in loro onore nella parrocchia di Altovia. Il loro erede, Gio. Giacomo Ranalli di Altovia, ricevette però un secco rifiuto da parte del parroco di Altovia, D. Gerardo De Angelis di Cesacastina, che non intendeva accettare i terreni per dire tali messe di suffragio per la somma di un tarì l’una. Così Gregorio Ranalli di Altovia e la sorella Domenica si rivolsero a D. Francesco Antonio Ciavaglia di Fiume per le suddette celebrazioni eucaristiche da svolgere presso la parrocchia di Fiume, in quanto si trovava a poca distanza dai possedimenti.
1768
Processo civile voluto dai pastori di Lame nei confronti degli Atenei di Lame, Padula e Macchiatornella. Motivo della contesa era la locazione degli erbaggi. In tale disputa, a fianco dei primi cittadini di suddette ville, si espone anche il primo cittadino di Altovia, Francesco di Febbo (A.S.Te. , Regia Udienza Doganale B. 5/70).
1788
L’ateneo di Altovia sostiene l’Università di Cortino in relazione al controllo dei terreni della villa diroccata di Zingano riconosciuti a quest’ultima, ritenendo che avesse più necessità dei possedimenti terrieri rispetto alla villa di Valle Vaccaro che invece disponeva di una proprietà di considerevoli dimensioni sulla montagna di Roseto, seconda solo al demanio di Frattoli (A.S.Te., Not. D.S.A. Matani di Macchia Vomano).
1807
Il comune di Altovia paga la cifra di 45 ducati per provvedere all’approvvigionamento di un centinaio di militari provenienti dalla Francia che transitavano in tali zone il 21 del mese di giugno.
1808
Il 6 settembre fu impiccato il malvivente Chiavettaro di Altovia.
1816
Il comune di Altovia, che già apparteneva al comprensorio di Montagna di Roseto, diventa parte del comune di Cortino.
Da vedere
Subito dopo essere entrati nel piccolo borgo si scorge la chiesetta risalente al 1921. Sant’Egidio, la cui chiesa è citata da fonti cinquecentesche ed è costruita lontana dal centro urbano attuale, è il patrono del paese e la sua festa solenne viene celebrata il primo giorno del mese di settembre.
Foto di Altovia
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