L’Abruzzo è famoso per le sue leggende sulle streghe, ma non solo: una narra di una creatura fantastica e spaventosa a guardia di un ricco tesoro.
L’Italia non è certo priva di storie, miti e leggende fantastiche, tutte diverse e spettacolari a seconda della loro Regione d’origine. Ogni luogo porta con sé i suoi misteri e credenze, frutto di secoli di superstizioni e di storie tramandate oralmente, raccontate alla sera davanti il fuoco. Alcune raccontano di fatti misteriosi, altre di creature orribili, magari per spaventare i più piccoli o tenerli alla larga da certi luoghi. Forse proprio per questo motivo in Abruzzo è nata una leggenda molto particolare, legata ad uno specifico luogo sul territorio.
Secondo le storie tramandate dagli abruzzesi, ci sarebbe una grotta nel quale è nascosto un tesoro ricchissimo, difficile da ottenere. Non solo il percorso verso la grotta è irto di pericoli, ma alla fine chi ambisce al tesoro si ritroverà a fare i conti con una creatura da brividi, posta all’entrata della grotta, a guardia dell’oro al suo interno. La grotta dovrebbe trovarsi sul Monte Pallano, una vetta dell’Abruzzo meridionale, più precisamente in provincia di Chieti. Il monte raggiunge un’altezza di 1.020 metri ed è sede di un importante complesso archeologico risalente al IV-V secolo a.C.
Si tratta dell’antica città di Pallanum, i cui resti sono ancora visibili sul monte, in particolare è possibile osservare l’enorme muraglia difensiva costruita intorno alla vecchia città. È proprio da queste mura che nasce la leggenda: vengono infatti dette ‘mura ciclopiche’ e alcune leggende vogliono che siano state costruite da pastori giganti, che le usavano come recinto del proprio pascolo. Questi pastori avrebbero accumulato enormi ricchezze, nascoste poi all’interno di una grotta – dall’ubicazione sconosciuta – protetta dal diavolo in persona. Un’altra versione vuole che la grotta sia invece custodita da un malefico rospo gigante.
Del rospo non incutono timore soltanto le sue dimensioni esagerate, ma anche la grande pistola di cui è armato. Chiunque proverà ad entrare nella grotta e a rubare il tesoro diventerà il bersaglio del rospo; solo che la pistola non spara pallottole, bensì un fumo magico che farà perdere completamente l’orientamento al malcapitato cacciatore di tesori. Se quest’ultimo vorrà uscire dalla grotta, sarà costretto a lasciare l’oro rimettendolo al suo posto; solo così il fumo si diraderà, permettendogli di ritornare a casa sano e salvo. E voi conoscevate la leggenda del rospo di monte Pallano?
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