Barbie, il film: la storia si ripete. Anche BAFTA il film campione di incassi diretto da Greta Gerwing porta a casa una delusione.
La pellicola che ha come intento quello di essere un manifesto femminista, è stata snobbata anche ai British Academy Film Awards, premio cinematografico più importante del Regno Unito e anche quello che in buona parte decide le sorti delle premiazioni degli Oscar.
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Il film scavalcato ai BAFTA da Oppenheimer e Povere creature!
Barbie e la sua protagonista Margot Robbie sono stati scavalcati da Oppehneimer di Christopher Nolan e Povere creature! diretto da Yorgos Lanthimos. Il film con più nomination in assoluto alla 77esima edizione dei BAFTA è stato Oppenheimer, la cui trama narra la storia del padre della bomba atomica. Ha ottenuto ben 13 nomination e 7 premi per il Miglior Film, Miglior regista, Miglior attore protagonista, Miglior attore non protagonista, Miglior colonna sonora, Miglior montaggio e Miglior scenografia.
L’altro film che ha sbancato è stato Povere creature! che su 11 nomination ha portato a casa cinque premi: Miglior attrice protagonista, Migliori costumi, Miglior trucco e acconciatura, Miglior scenografia e Migliori effetti speciali.
Ai BAFTA Barbie aveva ottenuto 5 candidature: Migliore sceneggiatura originale, Migliore attrice protagonista, Migliori costumi e Migliore scenografia. Ma Margot Robbie non è riuscita a strappare il podio a Emma Stone, che invece ha ottenuto il premio come miglior attrice.
Com’era andata ai Golden Globe
La stessa storia è accaduta ai Golden Globe, dove Robbie non è riuscita a portare a casa il premio di Miglior attrice in un film commedia o musicale. In quell’occasione Barbie ha vinto nella categoria Miglior canzone originale e Miglior risultato al cinema e al box office.
Barbie il film: la mancata candidatura di Magot Robbie agli Oscar
Nelle scorse settimane era nata una polemica perché l’attrice non è candidata agli Oscar. Barbie ha ottenuto 8 candidature al premio cinematografico più importante, ma Margot Robbie è stata tagliata fuori. È candidato invece, il co-protagonista Ryan Gosling come Miglior attore con protagonista.
La polemica
La polemica riguardava in particolare il fatto che il film ha come obiettivo quello di essere un manifesto femminista, però al posto dell’attrice protagonista, è stato candidato Ken, il fidanzato di Barbie. “Non c’è Ken senza Barbie”, aveva commentato Gosling, senza tuttavia riuscire a porre fine alle critiche.
L’impressione comunque, è che se Barbie fosse stato maggiormente valorizzato in occasione dei principali premi cinematografici, sarebbe stato più per il fenomeno mediatico che è stato, piuttosto che per il prodotto in sé.
Gli incassi e i primati di Barbie
Ma veniamo al dunque: Barbie è stato campione di incassi fin dai primi giorni dalla sua uscita, posizionandosi subito al primo posto del botteghino Usa e incassando 155 milioni di dollari. In Italia ha incassato 32.154.816 euro con 4.395.164 presenze al cinema: è stato il secondo film più visto e secondo maggior incasso nel 2023, dietro a C’è ancora domani. Anche ora è il decimo con maggiore incasso di sempre.
Barbie ha ricevuto anche molti elogi dalla critica in tutto il mondo ed è il primo film diretto da una donna ad aver incassato di più nel primo giorno di programmazione. È anche il primo live action diretto da una donna a raggiungere il miliardo di incassi a livello mondiale ed è il primo film diretto da una donna che ha raggiunto il maggiore incasso nel Nord America.
Ma l’intento femminista interpretato da Margot Robbie nei panni di Barbie non è bastato a convincere gli esperti mondiali di cinema, che hanno hanno nominato il film agli Oscar solo come Miglior Film, Miglior attore non protagonista, Miglior attrice non protagonista, Migliori costumi, Miglior canzone e Miglior sceneggiatura non originale.
Barbie il film: siamo sicuri che sia un manifesto femminista?
Sono due i motivi principali per cui siamo d’accordo con questa scelta. Il primo: Oppenheimer e Povere Creature! sono prodotti migliori sia per quanto riguarda le storie, sia per quanto riguarda il lato tecnico. Quella di Margot Robbie in Barbie non è una delle interpretazioni migliori dell’attrice (la preferivamo in Babylon).
Secondo motivo: Barbie è davvero un manifesto femminista? A nostro avviso contiene certamente alcuni spunti di riflessione. È interessante ad esempio, che la bambola cominci a provare dei sentimenti, restituendo il messaggio che le proprie paure e i propri sentimenti possano essere esposti e questo non rende una persona debole. Ma allo stesso tempo riteniamo passato lo stereotipo che ci si ferma solo all’apparenza: non è (più) così. Tuttavia parlarne sempre di più e attraverso tutti media possibili è importante.
È interessante anche l’intenzione di eliminare gli stereotipi e di promuovere l’accettazione del proprio corpo. Messaggio questo, molto importante per gli adolescenti e anche per le persone di tutte le età.
Ma non ci piace il ruolo di Ken, il cui personaggio nel corso della storia appare sempre più sottomesso a Barbie e poco intelligente. Se la lotta femminista ha come obiettivo anche la parità dei sessi, allora tutte le persone sono uguali. Il personaggio di Ryan Gosling però, sta sempre un passo indietro fino a diventare la parodia di se stesso. A nostro avviso la storia parla più della rivincita delle donne che di femminismo. Attenzione: non che la rivincita delle donne non sia comunque un tema importante.