Canale Nove è in piena fase di trasformazione: l’arrivo di Amadeus è solo la parte di un progetto che mira al cambiamento.
Da quando la Rai ha attivato la cosiddetta “Tele Meloni“, Canale Nove ha iniziato a diventare la rete più chiacchierata, a causa dell'”immigrazione” di molti e famosi ex volti della Tv di Stato che hanno deciso o sono stati invitati a trasferirsi.
Tra questi spiccano tra tutti Fabio Fazio e Amadeus, iconici presentatori della Rai, ormai non più presenti nei primi canali della televisione. Ma quale strategia ha in mente la rete edita da Warner Bros?
Le novità di Canale 9: da Amadeus ad una daytime più attento
Il Canale Nove si prepara a una rivoluzione nei suoi palinsesti, e tra le novità più eclatanti spicca l’arrivo di Amadeus, uno dei volti più noti della televisione italiana. Tuttavia, dietro questo cambiamento di facciata, si cela una strategia più complessa che mira a trasformare il daytime, tradizionalmente il vero cuore pulsante di un canale generalista.
Secondo un’attenta analisi che leggiamo sul portale di Davide Maggio, negli ultimi anni, il Nove, come il suo “fratello” Tv8, ha puntato tutto sulla programmazione serale, lasciando il daytime in secondo piano. Questo ha portato a palinsesti sbilanciati, con il canale che si “accendeva” realmente solo dopo il tramonto. Di giorno, invece, si faceva affidamento su contenuti a basso costo, spesso riempiti con programmi tematici, soprattutto del genere true crime americani. Questa scelta ha portato buoni risultati in termini di ascolti, ma ha anche creato un’immagine monotematica che rischiava di allontanare una fetta significativa del pubblico.
L’eccesso di documentari americani sul true crime ha caratterizzato per anni la programmazione del Nove, arrivando a occupare fino a dieci ore al giorno. Questo palinsesto “pigro” ha avuto il suo costo: pur garantendo ascolti accettabili, ha limitato il canale, rendendolo poco attrattivo per un pubblico più ampio e diversificato, che si aspetta da un generalista una programmazione più variegata.
Il cambio di rotta è iniziato con l’introduzione delle repliche di “Cash or Trash”, un programma già conosciuto e apprezzato, che ha rappresentato un tentativo di esplorare nuove strade senza allontanare troppo il pubblico consolidato. Durante l’estate, il palinsesto ha subito un ulteriore aggiustamento: il true crime è stato ridimensionato a sole quattro ore nel pomeriggio, e sono stati introdotti documentari crime italiani, nel tentativo di dare un tocco più locale e, per certi versi, più “caldo” alla programmazione.
Nuove produzioni in arrivo mentre si cerca un equilibrio
Il direttore del canale, Aldo Romersa, ha anticipato l’arrivo di nuove produzioni, anche se per ora i dettagli sono scarsi. Una delle mosse più attese riguarda “Don’t Forget the Lyrics“, che sarà programmato alle 19:30, in alternanza con nuovi episodi di “Cash or Trash“. Questo duo di programmi sarà il traino per “Chissà Chi è“, il nuovo progetto condotto proprio da Amadeus.
L’arrivo di Amadeus è strategico non solo per arricchire il palinsesto serale, ma anche per dare credibilità al Nove come canale generalista in grado di competere a 360 gradi, non solo nelle fasce di prestigio.
L’obiettivo a lungo termine è chiaramente quello di fidelizzare il pubblico anche nelle ore diurne, trasformando il Nove in una vera alternativa alle grandi reti tradizionali. Tuttavia, il rischio è che, anche con l’introduzione di nuovi volti e programmi, il daytime rimanga ancora troppo ancorato ai vecchi schemi, dominato da contenuti che non riescono a coinvolgere una vasta audience.
Certo, in un mondo ideale, sarebbe stato più logico rafforzare prima la fascia del mezzogiorno o del primo pomeriggio, ma l’opportunità di avere Amadeus a bordo è stata considerata troppo importante per essere rimandata. Ora resta da vedere se il pubblico saprà apprezzare questa nuova direzione e se il Nove riuscirà finalmente a trovare un equilibrio tra qualità e varietà nella sua programmazione diurna.