Kate Middleton ha il cancro e si è sottoposta alla chemioterapia preventiva. Ma cos’è? Se lo stanno chiedendo in tantissimi.
Il 23 marzo del 2024 Kate Middleton ha rotto il silenzio circa la sua assenza ed ha rivelato di essere affetta dal cancro. “A gennaio ho subito un intervento, mi avevano detto che non avevo un tumore. L’intervento è andato bene, ma i test hanno rivelato che avevo un cancro. Ho iniziato una chemioterapia preventiva”, ha rivelato con voce ferma e decisa. Le sue parole hanno fatto il giro del mondo in pochi minuti, lasciando sgomento il mondo. Una notizia che ha ingenerato un forte shock in tutta la comunità britannica e non solo dunque.
Kate Middleton ha annunciato di essere affetta da un cancro e di dover sottoporsi ad una chemioterapia preventiva. Di cosa si tratta? La chemioterapia preventiva alla quale si sta già sottoponendo la principessa Kate viene prescritta dai medici a quei pazienti affetti da tumori con una buona percentuale di guarigione. Si tratta di una terapia farmacologica non esente da rischi per quanto concerne la tossicità ma riduce i rischi di recidiva e dunque minimizza le possibilità che in futuro il tumore si ripresenti.
Che cosa è e a cosa serve la chemioterapia preventiva
Gli esperti classificano la chemioterapia in quattro categorie generali: quella definita “curativa” per debellare le cellule cancerose, quella “neo-adiuvante” per comprimere il tumore e permettere ai trattamenti farmacologici successivi di essere più efficaci, e quella “palliativa” prescritta in genere ai pazienti che presentano un tumore in stato già avanzato. C’è poi quella “adiuvante”. quest’ultima è anche definita come preventiva ed è quella a cui si sta sottoponendo la principessa Kate. Viene prescritta dai medici in seguito alla chirurgia o alla radioterapia per debellare possibili cellule cancerogene ancora presenti nell’organismo ma non rintracciabili attraverso gli esami diagnostici.
Viene definita come preventiva perché dunque scongiura il rischio che la malattia si ripresenti nel futuro, i medici sono soliti prescriverla laddove ritengano che ci siano degli specifici fattori di rischio. Un fattore di rischio è ad esempio il fatto che il tumore sia uno stadio iniziale. La durata della chemioterapia preventiva varia a seconda dell’organo colpito dal tumore, ma in genere dura non meno di tre mesi per assicurare una migliore qualità della vita al paziente, come accennato però dipende dai casi specifici, dalle caratteristiche del soggetto, del tumore ed altro ancora. Sono i medici a stabilire se e quando è opportuno farla.