La Regione Abruzzo di comune accordo con l’Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato dell’Abruzzo (Ersi), erogherà contributi a fondo perduto per l’acquisto di impianti autoclave.
La situazione abitativa in Italia, è da anni al centro di diverse discussioni che ne hanno evidenziato le falle e, dopo l’emanazione di diverse normative europee, si è giunti a un punto di non ritorno, in cui l’unica possibilità è quella di migliorare le abitazioni già presenti o, addirittura, edificarne di nuove. Per venire incontro ad alcuni problemi, la Regione Abruzzo ha preso una decisione che potrebbe aiutare diverse famiglie.
A indirizzare la mossa della Regione Abruzzo, è la condizione di crisi idrica che sta attraversando svariate zone d’Italia e che, giorno dopo giorno, non solo mette in ginocchio chi la subisce passivamente, ma finisce col mettere in luce in maniera prepotente tutte le varie falle del sistema idrico italiano che in alcune zona non ha subito ammodernamenti negli ultimi anni. Per questo motivo, verrà erogato un contributo a fondo perduto.
Ecco a chi spetta
Una mossa sicuramente apprezzabile quella della Regione Abruzzo che, sfruttando l’Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato dell’Abruzzo (Ersi) come canale di diffusione, ha dichiarato che erogherà contributi a fondo perduto che dovranno essere utilizzati soltanto per l’acquisto e l’installazione di impianti autoclave. Negli scorsi giorni, è già stato pubblicato il secondo avviso pubblico.
La ratio da raggiungere con questo contributo è quello di allontanare lo spettro della crisi idrica e delle carenze strutturali che affliggono la regione, contemporaneamente a un percorso di adeguamento e innovazione tecnologica del patrimonio edilizio residenziale. Inoltre, garantire un afflusso idrico sicuro e stabile, contribuirà a rafforzare e prevenire l’aspetto igienico-sanitario nelle abitazioni.
Non tutti però potranno avere accesso al contributo che, come viene precisato è riservato soltanto ai proprietari di quegli edifici costruiti prima del 1990 e che sono sprovvisti di un impianto autoclave. Gli edifici inoltre devono avere come destinazione d’uso quella abitativa civile, devono contare più piani oltre il primo e devono essere catastalmente censiti nei territori dei Comuni della Regione Abruzzo.
A fare domanda potranno essere persone fisiche proprietarie di abitazioni singole ricomprese in edifici non condominiali, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, condomini, Comuni ed ATER, per gli interventi sugli immobili adibiti ad edilizia residenziale pubblica di rispettiva proprietà. Per presentare la domanda però, bisogna affrettarsi dato che il termine ultimo è quello del 31 agosto 2024.