Cos’è il testamento biologico e perché così tanti in Abruzzo

Cresce il dato su quante persone si affidano al mezzo del testamento biologico e l’Abruzzo si riconferma in testa alla classifica.

Le innovazioni per tutto ciò che riguarda i diritti civili, si rivelano spesso essere lente in ogni loro aspetto: dall’approvazione, che richiede spesso anni fino al momento in cui, con la norma in vigore, i cittadini iniziano a convincersi che l’azione normata non sia semplicemente legale ma anche moralmente accettabile. E un percorso simile, è quello che è toccato al tema del fine vita, un tema sicuramente spinoso e complicato.

In Abruzzo più testamento biologici inabruzzo.it
In Abruzzo più testamento biologici inabruzzo.it

Al tema del fine vita, che ogni forza politica e sociale rivolta un po’ a proprio piacimento, è legato a stretto giro un altro argomento che sta vedendo, negli ultimi anni, un incremento d’attenzione importante: il testamento biologico. Nello sviluppo delle pratiche necessarie per la stesura di un testamento biologico, l’Abruzzo si conferma saldamente in testa tra tutte le regioni d’Italia a riconferma del crescente interesse nazionale.

I numero dell’Abruzzo

Prima di tutto, è giusto capire cosa sia un testamento biologico o biotestamento che dir si voglia: per tale, si intende una dichiarazione spontanea di volontà con cui una persona, chiarisce quelle che sono le procedure mediche a cui vorrà o non vorrà sottoporsi nel caso in cui si trovi nella condizione di non poter esprimere direttamente il consenso informato. Si tratta di una soluzione per dirimere ogni dubbio, per esempio nei casi di morte cerebrale o altre situazioni, in cui spesso viene tutto lasciato nelle mani della famiglia.

Ecco di cosa si tratta inabruzzo.it
Ecco di cosa si tratta inabruzzo.it

E gli italiani, negli ultimi anni, sembrano aver accolto tale novità in maniera sicuramente positiva e a provarlo, sono i dati del 2023, raccolti e pubblicati dall’Associazione Luca Coscioni tramite l’Osservatorio DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento): da quanto emerge infatti, rispetto al 2022 vi è stato un incremento del 52,5% di nuovi testamenti biologici e l’Abruzzo sarebbe la Regione più facoltosa in questo senso.

Sempre secondo i dati infatti, in Abruzzo: 1 cittadino ogni 134 maggiorenni avrebbe sottoscritto un testamento biologico, numeri molto interessanti che permettono all’Abruzzo di superare altre regioni come Marche, Piemonte, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna che registrano 1 biotestamento ogni 143 maggiorenni. E anche per quanto riguarda le province, sul gradino più alto del podio si trova Pescara seguita, al terzo posto da Teramo.

A commentare il fatto, sicuramente interessante per capire l’andamento di una legge approvata ormai più di sei anni fa, sono Marco Cappato e Filomena Gallo rispettivamente tesoriere e segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, che hanno dichiarato:”Anche sul testamento biologico siamo costretti a sostituirci allo Stato nel fornire informazioni e servizi alla persona a causa dell’inazione delle istituzioni”.

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