Salgono i prezzi dei biglietti degli autobus in Abruzzo. Le associazioni di categorie corrono ai ripari e attaccano il provvedimento “è solo una nuova tassa”.
La situazione del trasporto pubblico in Abruzzo, al momento, è estremamente complicata e a risentirne sono tutti quelli che, coi trasporti pubblici, vivono sia in maniera attiva ovvero come dipendenti dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico nella regione, la TUA, sia in maniera passiva come semplici fruitori dei vari servizi messi a disposizione. Adesso però, pare essere arrivato un provvedimento che ha fatto arrabbiare molti.
Già da qualche mese, i sindacati erano in rivolta con la TUA, per via di alcuni metodi che l’azienda imponeva ai suoi dipendenti che comportavano straordinari non pagati, ritardi nei pagamenti e, inevitabilmente, disservizi come cancellazione di varie corse. Adesso, a far traboccare il vaso, è stato il nuovo provvedimento che comporterà un innalzamento dei prezzi degli autobus e in tanti hanno iniziato a protestare.
Parlano i sindacati
I sindacati non ci stanno. Varie associazioni di categoria a protezione dei consumatori come Adoc Abruzzo, Federconsumatori Abruzzo, Acu Abruzzo e tante altre, si sono espresse in maniera estremamente caustica contro il nuovo provvedimento con delibera n.374 del 26 giugno scorso, della giunta regionale, che ha disposto un adeguamento delle tariffe del trasporto pubblico locale su gomma al tasso d’inflazione.
In una nota, i sindacati attaccano la decisione:”È solo un modo per far pagare ai cittadini abruzzesi una nuova tassa” e chiariscono “Lo si denota anche dall’immediata entrata in vigore delle nuove tariffe autorizzate il 1 luglio”. Secondo quanto riferiscono le associazioni dei consumatori, sarebbe ” stata ignorata l’esistenza di un tavolo permanente e di un protocollo di intesa tra Regione, associazioni a tutela dei consumatori e utenti e soggetti gestori dei servizi di trasporto pubblico locale su ferro e gomma”.
Viene inoltre posto in essere il problema dato dalla discrepanza tra costi e servizi offerti:“Gli aumenti, a danno dei consumatori, lavoratrici e lavoratori, studenti e pensionati, non sono congrui ai servizi” e, secondo le associazioni, tali aumenti hanno effetti negativi in quanto “disincentivano l’utilizzo dei mezzi pubblici penalizzano le categorie sociali svantaggiate o comunque i maggiori fruitori dei servizi che sono alla base della catena sociale stessa”.
Si focalizzano anche sul problema ambientale Alessio Monaco consigliere regionale Alleanza verdi sinistra e Daniele Licheri segretario regionale Sinistra Italiana:”penalizzare l’uso del mezzo pubblico significa fregarsene dei cambiamenti climatici e della transizione ecologica che dovrebbero essere la stella polare di chi oggi ci amministra”