Il campionato è nel caos, bufera regolamentare che scatena le proteste e un ricorso che farà certamente discutere
Polemiche e discussioni nel mondo del calcio non mancano mai, a tutti i livelli. Le contestazioni nell’ultimo periodo sembrano essersi ulteriormente esacerbate e praticamente a margine di ogni partita se ne vedono di tutti i colori, ma la storia che stiamo per raccontarvi ha dell’incredibile per davvero.
Si dibatte in particolare sull’esito finale di una partita, che ha visto l’assegnazione di un trofeo. Ma una specifica diatriba regolamentare può riaprire tutto, gettando il torneo nel caos assoluto. La società non ci sta e preannuncia il ricorso, il caso può fare giurisprudenza e assumere una rilevanza nazionale.
“Arbitro e Giudice Sportivo non conoscono il regolamento”: l’accusa clamorosa
Una gara non banale, quella che è andata in scena tra Avigliano e Melfi, squadre del campionato di Promozione in Basilicata. Le due squadre dovevano affrontarsi per la finale di ritorno della Coppa Italia regionale di categoria. E l’esito definitivo è ancora sub judice.
All’andata, il Melfi aveva vinto per 1-0. L’Avigliano è riuscito a concludere al 90′, in casa, sullo stesso punteggio. Gara che dunque è andata ai supplementari, ed è lì che la trama si complica. Le due squadre segnano un gol a testa, dunque la sfida si conclude sul 2-1. Secondo l’Avigliano, il match avrebbe dovuto a quel punto proseguire ai calci di rigore. Invece, la terna arbitrale ha dichiarato conclusa la partita, assegnando il trofeo al Melfi per il gol segnato in trasferta.
Regola del gol in trasferta che secondo l’Avigliano valeva soltanto fino al novantesimo e non anche ai supplementari. Dello stesso avviso, anche il presidente della Lega Nazionale Dilettanti della Basilicata, Emilio Fittipaldi, il quale a fine gara è sceso in campo per dire all’arbitro che avrebbero dovuto battersi i calci di rigore.
La successiva pronuncia del Giudice Sportivo ha ulteriormente aumentato le polemiche: “Dalla lettura della norma non si può escludere, durante i tempi supplementari, l’applicazione della regola secondo cui a parità di gol realizzati prevale il maggior numero di gol segnati in trasferta“. Una decisione che ha fatto infuriare l’Avigliano, che in un comunicato ufficiale preannuncia ricorso: “Ricorreremo contro una decisione discutibile sul piano logico e sul piano giuridico. E’ inaccettabile che né l’arbitro né il Giudice sportivo conoscano con certezza le regole delle competizioni“.