È una piccola Pompei, per nulla valorizzata. Ecco di cosa parla il famoso politico rivolgendosi all’Abruzzo

Carlo Calenda ha scelto l’Abruzzo per le sue vacanze. In visita ad Alba Fucens, lancia l’appello “Una meraviglia completamente trascurata”. Ecco di cosa si tratta.

L’Abruzzo è ormai una meta turistica, che ha forte attrattività per tante tipologie di persone, riuscendo ad accontentare tutti i gusti e tutte le preferenze. Che si cerchi la vacanza votata al relax, che si cerchi qualcosa di più avventuroso o, ancora che si desideri arricchire il proprio bagaglio culturale, in Abruzzo ci sarà sicuramente modo di farlo. E lo sa bene anche Carlo Calenda.

Calenda visita l'Abruzzo foto IG carlocalenda inabruzzo.it
Calenda visita l’Abruzzo foto IG carlocalenda inabruzzo.it

Il leader del partito d’opposizione “Azione” infatti, ha scelto proprio l’Abruzzo per trascorrere le vacanze estive con la sua famiglia. Tra le tante attrazioni che la Regione ha da offrire, Calenda e signora hanno optato per una visita in due luoghi di cultura e storia: il Castello di Celano e le rovine di Alba Fucens. Se per una delle due, il politico ha riservato solo parole di lode, per l’altra ha voluto mettere in evidenza alcune criticità.

Pro e contro secondo Calenda

Come prima parte del suo viaggio in Abruzzo, Carlo Calenda ha scelta il Castello di Celano. Come ha spiegato il politico sui suoi social:”siamo andati a vedere uno spettacolo teatrale organizzato da una compagnia locale, nel castello, per raccontare la storia di come fu prosciugato il lago Fucino”. Ha poi continuato, parlando dell’importanza storica e architettonica che il Castello cela.

Alba Fucens, le parole di Calenda foto IG italiastoria inabruzzo.it
Alba Fucens, le parole di Calenda foto IG italiastoria inabruzzo.it

Calenda ha infatti scritto:”Una delle più imponenti opere di ingegneria, portata avanti prima dai romani e poi, nell’800, dai Torlonia.Il Castello è tenuto e valorizzato in modo impeccabile”. E non è difficile immaginare, l’impatto che entrare al Castello di Celano, meglio noto come Castello Piccolomini, respirando tutta l’arte e la cultura del museo d’arte sacra della Marsica, contenuto al suo interno.

Meno positivo l’impatto sulla seconda parte della sua visita. Calenda infatti, ha deciso di recarsi ad Alba Fucens, un sito risalente al IV secolo a.C. Una volta giunto lì infatti, il leader di Azione non ha potuto non notare la bellezza del luogo, che non ha tardato a definire:”una piccola Pompei, con un anfiteatro strepitoso e una chiesa del VI secolo edificata sul tempio di Apollo”. Non sono mancate le criticità.

Nella sua analisi via social infatti, il politico ha voluto sottolineare lo stato di incuria in cui versa il sito:”Purtroppo però questa meraviglia è completamente trascurata” ha detto, per poi continuare “Non c’è biglietteria; il sito è incustodito, anche nella parte oggetto di scavi; la chiesa è visitabile solo facendola aprire dal custode e il museo annesso è chiuso”. Ha dunque definito “sconcertante” il modo in cui vengono trascurati dei pezzi di storia italiana, invitando comunque i visitatori a recarsi ad Alba Fucens, per ammirare la bellezza del posto.

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