La Festa di San Zopito a Loreto Aprutino in Abruzzo culmina con la processione che si tiene in suo onore e che prende vita, come da tradizione, il lunedì che segue il giorno della Pentecoste.
Migliaia di persone scendono per le vie giungendo anche dai paesi vicini per poter partecipare all’evento che si caratterizza con una festa che mescola un po’ di sacro e un po’ di profano. C’è religione ma anche rapporto con la terra e con la natura.
Tutti insieme si celebra il miracolo di San Zopito ma anche la fertilità della natura e la primavera. La processione è particolare, vede protagonista un bue cavalcato da un angelo, che si inchina davanti alla statua del Santo. Ripercorriamo questa storia avvolta nella leggenda e da dove nasce l’usanza della processione di San Zopito a Loreto Aprutino.
Come nasce la tradizione della processione e della Festa di San Zopito a Loreto Aprutino
San Zopito è il patrono di Loreto Aprutino, la cui storia è avvolta nella leggenda. Durante la processione che si tiene in suo onore, che si svolge tradizionalmente il lunedì dopo il giorno della Pentecoste, tutti assistono alla sfilata del bue di San Zopito.
L’animale bardato a festa viene fatto girare per le vie del paese, per i campi e per le chiese, mentre nell’aria si diffonde il suono di una zampogna. In groppa si nota viene un bambino vestito rigorosamente con un abito bianco, a rappresentare, in sostanza, la figura di un angelo. Il bue si inginocchia davanti alla statua di argento del santo, nella collegiata di San Pietro, dopo aver sfilato per i campi e per le vie del centro ed essersi inginocchiato anche davanti alla Chiesa di Sant’Antonio.
Ma qual è la storia di San Zopito? Si narra che nel mese di agosto del 1709 i notabili locali si riunirono nel castello di Loreto Aprutino con lo scopo di trovare una figura che potesse incarnare il nuovo Santo protettore per la comunità. Di conseguenza la Chiesa indicò nel giovane martire greco Zòpyros il soggetto da venerare.
Tra storia e leggenda
La leggenda narra che durante l’arrivo delle reliquie del santo traslate dalle Catacombe di San Callisto presso la Chiesa di San Pietro Apostolo, un bue che pascolava nei campi si allontanò dal suo allevatore e si inginocchiò al passaggio. Dato che l’arrivo delle reliquie avvenne il 25 maggio 1711 si decise si festeggiare in Santo dopo la Pentecoste e non il 12 ottobre, data effettiva della sua morte.
Altri racconti dicono invece che il Santo fosse nato a Loreto Aprutino e che fosse il fratello di San Massimo, patrono di Penne. Quale che sia la verità, ogni anno a Loreto Aprutino si ricorda il miracolo del bue bianco, che si inginocchiò davanti reliquie, diventando un simbolo di speranza e fertilità.
Marco Chiarini e Gianfranco Spitilli realizzarono un film documentario nel 2003, intitolato “Il bue di San Zopito. Le voci della festa”. Qui in alto invece una testimonianza della Festa di San Zopito a Loreto Aprutino giunta fino a noi dall’Istituto Luce di questa che è una delle feste di maggio in Abruzzo più caratteristiche.