Il borgo fortificato di Giulianova (Te)
Il borgo di Giulianova si colloca tra i centri più interessanti del territorio dell’Abruzzo, come uno degli inconsueti casi di impianto urbano, su pianta regolare, progettato da capo nel XV secolo.
Nella seconda metà del Quattrocento di fatti il duca di Atri e conte di San Flaviano e di Conversano, Giulio Antonio Acquaviva, costruì il nuovo nucleo di Giulianova, così chiamato in suo onore, e vi fece confluire la popolazione del più antico Castel San Flaviano.
Una delle torri superstiti nella zona alta del borgo
La configurazione regolare della pianta del nuovo borgo, situato in cima a una collina, venne chiuso da una fortificazione quadrata, difesa da torri di forma cilindrica, caratteristiche della zona di Teramo e delle Marche; vi si poteva accedere grazie a tre porte: Porta Napoli, o degli antichi Cappuccini, Porta da Piedi o Marina, e Porta da Capo, sul versante nord; nell’Ottocento, a queste si aggiunsero la Porta San Rocco e la Porta San Francesco.
Il torrione detto “il Bianco”
Delle quattro torri che determinavano gli angoli e delle altre quattro poste al centro della recinzione muraria, rimane solo una torre d’angolo, detta “Il Bianco” (restaurato di recente), una parte della torre detta “di Porta Napoli” e altre due visibili sul lato est delle mura e ormai accorpati e inglobati agli altri edifici.
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