Gli agricoltori in Abruzzo incrociano le braccia per colpa dei cinghiali: le misure drastiche

I cinghiali in Abruzzo diventano sinonimo di emergenza. Per sensibilizzare la regione sul problema, gli agricoltori scendono in piazza a Pescara.

I problemi dell’agricoltura, in questo 2024, non stanno risparmiando nessuno: dalle regioni del sud che soffrono una siccità cronica fino a quelle del nord che invece, di acqua ne stanno vedendo fin troppa. Anche l’Abruzzo ha la sua bella dose di problemi, che stanno pian piano mettendo in ginocchio il settore agricolo e gli allevamenti. A generare malcontento negli ultimi tempi, tra le campagne abruzzesi, è la presenza sempre più invasiva dei cinghiali.

Il problema dei cinghiali in abruzzo inabruzzo.it
Il problema dei cinghiali in abruzzo inabruzzo.it

Il problema dei cinghiali non è sicuramente nuovo per gli agricoltori abruzzesi, che però quest’anno, lo stanno avvertendo in maniera ancora più prepotente. A risentirne ovviamente, non solo i raccolti che sono ormai totalmente in balia dagli animali ma le stesse persone che si ritrovano a lavorare nei campi, che mettono ogni giorno a repentaglio la loro vita a causa degli attacchi dei branchi di cinghiali alla ricerca di cibo. Si chiedono soluzioni strutturali.

Agricoltori in strada

Le strade di Pescara, negli scorsi giorni, sono diventate teatro di una delle più grandi manifestazioni del settore agricolo che il capoluogo adriatico abbia mai visto. Il motivo pare essere legato alla massiccia presenza di branchi di cinghiali, aggressivi e selvaggi, che assaltano le campagne abruzzesi, mettendo a repentaglio i raccolti e gli agricoltori, che si ritrovano a lavorare senza alcun tipo di sicurezza.

La soluzione di Marsilio inabruzzo.it
La soluzione di Marsilio inabruzzo.it

E proprio per questo motivo, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, centinaia di agricoltori e più di 150 trattori si sono ritrovati a marciare. La manifestazione è stata organizzata da Coldiretti Abruzzo, per chiedere sia al Governo regionale che a quello nazionale, risposte celeri e nel merito, per venire incontro alle esigenze degli agricoltori che stanno vedendo sparire, da sotto i loro occhi, tutto il loro lavoro.

A riguardo, si è espresso il direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Roberto Rampazzo, che ha spiegato:”Occorre un cambio di passo sulle politiche relative ai piani di contenimento degli ungulati, sino a oggi dimostratesi purtroppo inefficaci”. Non è mancata la risposta di Marco Marsilio che, nei giorni successivi alla manifestazione, ha illustrato un piano per l’abbattimento di ben 28mile esemplari.

Marsilio ha infatti dichiarato:”I cinghiali rappresentano il problema più impellente perché ormai sono anni che si stanno riproducendo in maniera incontrollata” e precisa che è stata presa la decisione degli abbattimenti “anche sulla scorta di quanto richiesto dal Commissario nazionale contro la peste suina”.

Gestione cookie