Un viaggio nella tradizione culinaria abruzzese attraverso dei dolcetti molto particolari da preparare per un’occasione speciale: le “banane”. Come farle e quando.
Ci sono dei momenti che, per molta gente, scandiscono delle tappe molto importanti della vita. Certo, non per tutto è lo stesso ma quando si parla di matrimonio, sia che si voglia esserne i protagonisti che semplici invitati, è inevitabile pensare alla dolcezza sprigionata dal momento in cui due persone si promettono amore eterno. E parlando di dolcezza, l’Abruzzo è famoso per un dolcetto molto particolare.
Le famose “banane”, dei biscotti ripieni che col matrimonio hanno tanto a che fare: anticamente, in Abruzzo, quando ci si sposava, si consegnavano ai vicini di casa, agli amici e ovviamente agli invitati, dei vassoi contenenti dei biscotti fatti in casa. Questi dolci venivano preparati da persone che facevano di questo compito una vera e propria missione. Ma perché solo una “banana” si metteva nel vassoio? Scopriamo i segreti di questo particolare dolcetto.
Le banane degli sposi
Chi non ha immaginato, almeno una volta, le proprie nozze? Che si scelga la sacralità della Chiesa, il verde dei boschi o la sabbia della spiaggia, convolare a nozze è un passaggio molto importante per tante persone. In Abruzzo, fino a qualche tempo fa, una tradizione non doveva mai mancare in tempo di matrimonio: le “banane” degli sposi. Se ne metteva solo una nei vassoi da dare ad amici e parenti per l’estrema farraginosità che richiedeva prepararle. Ma cosa sono di preciso?
Si tratta di biscotti ripieni, tipici delle feste matrimoniali. Venivano preparate in maniera attenta e precisa dalla “donna che faceva i biscotti per gli sposi”, una figura sospesa tra realtà e leggenda. Queste donne non condividevano mai i dettagli delle loro ricette e, se anche capitava che si facessero aiutare da qualcuno, questi/e non erano nulla più che mestieranti.
La ricetta delle “banane” è abbastanza semplice anche se la preparazione può presentare qualche ruvidità: per preparare l’impasto vi servirà un chilo di farina anche se alcuni optano per 700 grammi di farina e 300 di fecola di patate; 6 uova, 2 bicchieri di olio di oliva, 300 grammi di zucchero a velo, 2 bustine di lievito per dolci e qualche goccia di “senso di banano”, un estratto per liquori che serve a conferire il classico colore giallo.
Per il ripieno saranno invece necessari 300 grammi di mandorle spellate, tritate molto fini. A queste, bisogna poi aggiungere 200 grammi di zucchero semolato, buccia di limone, 2 albumi a neve e, se l’impasto dovesse essere troppo duro, anche un cucchiaio di miele. Una volta pronti, infornare a 170° per 10/15 minuti e, una volta estratti, si immergono nella glassa da preparare al momento, fatta con mezzo chilo circa di zucchero a velo, acqua q.b e alcune gocce di “senso di banano”. Alcuni optano per un tocco di glassa al cioccolato per la finitura.