Cosa sono i Cunicoli di Claudio e cosa c’entrano con il fenomeno del prosciugamento del Fucino? Alla scoperta dei segreti d’Abruzzo che non tutti conoscono.
L’Abruzzo è una Regione pregna di storia di ogni tipo: attraversata da alcuni dei popoli più importanti per la storia del territorio italiano e non solo, ha rappresentato un luogo cruciale vista la sua posizione geografica, a dividere a metà la penisola. Tra le tante cose note però, insegnate da sempre nei libri di storia, ci sono anche dei dettagli che spesso non vengono raccontati ma che rappresentano veri e propri tasselli per ricostruire il tessuto storico della Regione.
Tante volte, capita che questi piccoli segreti, in grado di restituire una ricostruzione storica di tante popolazioni che hanno vissuto l’Abruzzo, permettendo anche uno sviluppo, si annidino tra alcuni paesini e borghi non tra i più blasonati, ma la cui sola esistenza rappresenta un passaggio da non sottovalutare, che può permettere di conoscere meglio i nostri antenati. Un esempio su tutti, può arrivare da Avezzano, in provincia di L’Aquila.
Ecco la verità
Ad Avezzano, in provincia di L’Aquila, in un territorio così facilmente dimenticato, dimora una delle opere architettoniche e ingegneristiche più grandi che l’Italia possa vantare. Basta infatti fare un giro per le montagne che circondano la zona, per notare la presenza di piccoli cunicoli chiamati ‘Cunicoli di Claudio’, che ancora resistono da quando l’Imperatore Claudio li fece costruire, pochi decenni dopo la morte di Cristo. Si tratta di gallerie di servizio che fanno parte di un complesso molto più ampio.
Questi Cunicoli, secondo ricostruzioni storiche, sono stati utilizzati dal principe Alessandro Torlonia, secoli dopo, per procedere a prosciugare il Fucino, quello che una volta era il terzo lago più grande d’Italia e tra i più grandi d’Europa, parlando ovviamente di laghi naturali. Al suo posto però, oggi, è possibile trovare la più grande area coltivabile del centro Italia: da qui arrivano le famose patate di Avezzano.
Ma perché Alessandro Torlonia scelse di prosciugare una così grande risorsa d’acqua? Beh, la risposta, come spesso accade, sta nel profitto che ne trasse. Col prosciugamento infatti, Torlonia divenne uno tra i più grandi proprietari terrieri d’Italia, primato che mantenne nel corso dell’800. C’è da considerare ovviamente, quanto la scelta di un singolo, abbia sconvolto totalmente le sorti di una terra che, con la presenza del lago, avrebbe avuto una vita e una destinazione estremamente differenti.
Inoltre, i luoghi in questione, i Cunicoli di Claudio su tutti, negli anni non hanno subito trattamenti di grande attenzione, cosa che sta cambiando fortunatamente negli ultimi tempi con le nuove amministrazioni che invece hanno rivalorizzato l’intera area ormai diventata sito archeologico di interesse nazionale e non solo. Puntando sulla tutela del patrimonio storico e archeologico dell’opera, le iniziative di valorizzazione sono varie, tra queste ricordiamo tra le più recenti l’emozionante passeggiata e visita guidata che la soprintendenza per i Beni Archeologici per l’Abruzzo ha organizzato lo scorso 22 giugno dimostrando così l’assoluta disponibilità dell’Amministrazione comunale nell’incentivare tali iniziative.