La strana situazione dell’Abruzzo in cui abbondano le proposte di lavoro ma mancano le figure professionali per coprire determinate posizioni. Ecco cosa dicono i dati.
In Italia la situazione lavorativa non è certamente florida. Tante sono le lamentele, e non sono solo i giovani a lamentarsi. Se infatti, chi entra nel mondo del lavoro per la prima volta, si ritrova ad aver a che fare con delle barriere all’ingresso date da una commistione tra stipendi bassi e costo della vita sempre in aumento, chi si ritrova senza lavoro a un’età piuttosto avanzata, affronta un calvario fatto di mancanza delle competenze richieste dall’odierno mondo del lavoro.
In Abruzzo, la situazione è invece abbastanza in controtendenza con quanto si vede a livello Nazionale: sono tanti gli imprenditori abruzzesi che, da mesi e soprattutto in vista della bella stagione, hanno iniziato a offrire diverse opportunità di lavoro per figure professionali. Il risultato è che si fatica a coprire quelle figure mancanti, gettando nel panico gli imprenditori che non si spiegano il perché di questa carenza di personale umano.
Cosa succede
A presentare la situazione abruzzese, sono i risultati delle indagini Excelsior per l’Abruzzo. Ciò che emerge è una situazione che vede nell’ultimo quinquennio, tra il 2018 e il 2023, un aumento della domanda di lavoro da parte delle imprese, che non è però compensata da un’adeguata risposta in termini di personale specializzato. Quali sono le motivazioni dietro a tutto ciò?
Tutto è iniziato dalla pandemia: dalla crisi pandemica, che aveva portato al taglio di tanto personale umano in tipologie d’impresa che rischiavano tanto finanziariamente, in un periodo in cui non si riuscivano ad avere ricavi fissi e cospicui, non ci si è mai ripresi del tutto. Dei settori hanno sicuramente risentito più di altri.
Un settore che ha registrato una flessione generalizzata è sicuramente il manifatturiero, seguito a stretto giro dal terziario e dai servizi finanziari. Nonostante alcuni dati parlino di un incremento dei flussi di denaro in entrata alle aziende, questi sono un semplice specchietto per allodole essendo dovuti alle assunzioni di personale dipendente a tempo determinato.
In Abruzzo, le figure più ricercate non richiederebbero nulla più che un diploma di scuola superiore o una qualifica di formazione professionale. Le figure laureate ricercate corrispondono soltanto all’8%. Per ovviare a queste mancanze, le imprese stanno cercando di reclutare personale da specializzare successivamente all’interno delle aziende.