Alla scoperta dei tradizionali tarallucci al vino bianco abruzzesi. Una volta dolce prettamente natalizio, da consumare ormai in ogni periodo dell’anno.
L’Abruzzo è una Regione in cui le tradizioni non mancano sicuramente, e anzi, si tende a valorizzare ogni aspetto che rientra nella sfera degli usi tradizionali. Un aspetto che mai viene ignorato, quando si parla di costruzione di una memoria storica abruzzese, è quello legato alla gastronomia: che si tratta di piatti salati, dolci o semplicemente vino, l’Abruzzo troverà sempre qualcosa da offrire a chi vuole scoprirne le origini.
Esistono poi tante pietanze che, tradizionalmente, venivano o vengono consumate in determinati periodi dell’anno e che rappresentano un po’ un porto sicuro sulla tavola di ogni abruzzese. Parlando del Natale, uno dei periodi più calorosi dell’anno, in Abruzzo un dolce verrà subito in mente: i tarallucci al vino bianco. E nonostante oggi non siano più semplice prerogativa natalizia, richiedono sempre una grande attenzione nella preparazione, secondo i dettami della tradizione.
Ecco come prepararli
Iniziamo col dire di cosa si tratta, dato che quando si parla di tarallucci potrebbe venire logico pensare ad altre Regioni d’Italia, come la Puglia per esempio: i tarallucci al vino abruzzesi sono dei biscotti, dalla forma di piccole ciambellina dolci e molto croccanti all’esterno, che nascondono all’interno un ripieno morbido. Appartengono, perlopiù alla tradizione teatina, anche se è possibile trovarli in ogni panificio che si rispetti.
E nonostante siano ormai acquistabili in qualunque periodo dell’anno, è bello anche cercare di prepararli in casa così da preservare la tradizione con le proprie mani e magari, offrire ai propri figli e alla propria famiglia, un’alternativa valida ai soliti dolcetti confezionati. Vediamo dunque quali ingredienti servono e qual è il processo per preparare dei tarallucci al vino bianco che si rispettino.
Prima di tutto come detto, vediamo che ingredienti vi serviranno. Si tratta di pochi e semplici ingredienti, per quella che risulterà essere una preparazione veloce e non troppo complicata, che richiede però una buona manualità. Procuratevi dunque uova, zucchero, olio extravergine d’oliva, l’immancabile farina, il miglior vino bianco che riuscite a procurarvi e, per dare sapore, semi d’anice.
La preparazione è molto semplice: dovrete creare la classica fontana di farina, al cui interno dovrete mettere tutti gli altri ingredienti e iniziare a impastare. Una volta che avrete ottenuto un impasto omogeneo, dovrete dividerlo in “serpentelli” abbastanza lunghi, che dovrete quindi stendere e poi piegare su loro stessi, unendo le due estremità per dare la classica forma a ciambellina ovoidale. A quel punto, immergeteli in acqua bollente e aspettate finché non tornano a galla, segno che sono pronti per essere mangiati.