Alla scoperta del piccolo paese di Castelli, in provincia di Teramo, tra storia e arte, passando per le famose ceramiche che l’hanno reso celebre.
L’Abruzzo è una Regione zeppa di storia e cultura, entrambi aspetti che si esprimono nei modi più disparati: si passa dai borghi medievali, piccole capsule del tempo incastonate nel tessuto regionale, in grado di far sentire nostalgia per periodi mai vissuti; si passa per tutto ciò che è tradizione, dal cibo alle ricorrenze religiose; si finisce in piccoli scorci di territorio dalla forza comunicativa impressionante. Un esempio è Castelli.
Castelli è un piccolo paese dell’Abruzzo, appartenente alla provincia di Teramo, che con meno di un migliaio di abitanti, è diventato uno dei punti di riferimento per l’arte e la tradizione abruzzese. Una storia che affonda le radici molto in là nel tempo e che, al giorno d’oggi, ha imparato a far parlare di sé, grazie anche alle fini e irresistibili ceramiche. Cerchiamo dunque di capire la storia di Castelli.
Castelli, tra ceramiche e storia
La cittadina di Castelli, è annoverato tra i Borghi più belli d’Italia. Il motivo è presto detto: si tratta di una vera e propria gemma di tradizione e arte, incastonata in Abruzzo nella Valle Siciliana ai piedi del Gran Sasso. Un borgo che deve la sua fama all’artigianato e, in particolare, alla lavorazione delle ceramiche e delle celebri maioliche abruzzesi, esportate in tutto il mondo.
Affinché si sviluppi una tale tradizione manifatturiera, è necessario che vi siano le condizioni. Per questo motivo, intorno al XII secolo, un gruppo di monaci benedettini, introdussero la cultura della lavorazione delle ceramiche, grazie alle favorevoli condizioni naturali che trovarono a Castelli: abbondanza di argilla nei suoi calanchi, rigogliosi boschi di faggio da cui poter ottenere la legna per alimentare le fornaci e i corsi d’acqua che cingevano il paese.
Le ceramiche d’Abruzzo, negli anni, sono diventate molto più che semplice tradizione, quanto più un vero e proprio marchio di fabbrica conosciuto ed esportato in tutto il mondo. I maggiori musei mondiali, ne hanno almeno un pezzo in collezione, dal Louvre a Parigi, al British Museum di Londra, dal Metropolitan Museum di New York al Museo Nazionale del Palazzo di Venezia a Roma.
Non solo ceramiche però: a Castelli è possibile ammirare tanti altri pezzi unici, come il presepe monumentale formato da 54 statue a grandezza naturale o l’Abbazia di San Giovanni ad Insulam, un inestimabile pezzo di arte romanica. Per arrivare a Castelli, vi sono tre uscite utili da imboccare in autostrada: sulla A24 sono consigliate le uscite Colledara – San Gabriele e Basciano – Villa Vomano; sulla A14, è consigliata l’uscita Roseto.