Kate Middleton e Diana Spencer, cosa hanno in comune le due Principesse del Galles? Il ricovero insospettisce l’opinione pubblica.
Da decenni definite “principesse tristi”, le consorti dei principi – strappate alla comune e serena quotidianità – vivono con frustrazione le rigide norme di comportamento che si devono al ruolo di Royal Highness. Potremmo considerarla una tragica maledizione, che accomuna alcune delle figure femminili che hanno dominato i volumi di storia, così come i racconti dei prodotti cinematografici internazionali. Da Elisabetta D’Austria “Sissi”, all’iconica Grace di Monaco, fino ad arrivare appunto a Diana Spencer e Kate Middleton. Quest’ultima, curiosamente, sembrava si fosse salvata dall’incombere dell’avvilimento e della depressione. Questo, fino al 16 gennaio 2024.
Il comunicato di Kensington Palace, che confermava il ricovero della moglie di William per un intervento chirurgico all’addome, ha generato prevedibilmente un’onda di allarmismo ed apprensione. La notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno, soprattutto perché la diretta interessata non aveva mostrato alcun segno di malessere, fisico od emotivo che sia.
Inoltre, un ulteriore dettaglio che ha gettato un’inquietante ombra sull’evento, risiede nella scelta di annunciare “l’operazione programmata” il giorno stesso. Contrariamente a quanto accaduto per Re Carlo III, il cui intervento alla prostata è stato anticipato giorni prima. L’epilogo porta dunque ad un quesito: il soggiorno presso la London Clinic era davvero pianificato da tempo?
Il Principe William ha disdetto tutti gli impegni, in modo da assistere sua moglie durante il ricovero di due settimane presso la London Clinic. La scelta dell’erede al trono ha destato qualche sospetto, sollevato persino da Angela Levin, amica intima della Regina Camilla ed esperta riguardo le vicissitudini che da sempre vedono la Royal Family protagonista. La biografa ha fatto riferimento al periodo buio in cui il primogenito di Lady D, appena 15enne, si occupava della madre. “Credo che lui stia andando indietro a quei tempi” – ha dichiarato – “quando è, di fatto, diventato l’uomo di casa”. La sua priorità, dunque, è quella di prendersi cura di sua moglie e dei figli: George, Charlotte e Louis.
La scelta di Buckingham Palace di non diffondere ulteriori informazioni in merito alle condizioni di salute della Principessa ha implicato il diffondersi di teorie secondo cui il ricovero sia da attribuire ad un crollo psicofisico. Le dinamiche, di fatto, assomigliano molto alle frequenti ricadute di Diana Spencer, la quale – durante il periodo di permanenza a Kensington Palace – riscontrò diversi problemi all’apparato gastrointestinale.
Complice, sicuramente, la manifestazione della bulimia. Le similitudini, ad onor del vero, cominciano ad essere troppe. Soprattutto perché il ricovero di Kate è avvenuto poche settimane dopo la pubblicazione di Endgame, libro nel quale Omid Scobie difende i Duchi del Sussex ed accusa la Principessa – e il Re – di razzismo.
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