Imane Khelif è diventata suo malgrado un simbolo delle ultime olimpiadi: la pugile medaglia d’oro dal viso troppo maschile, però, ha lasciato tutti senza parole.
Delle olimpiadi di Francia 2024 si ricorderanno molte cose: probabilmente la Senna piena di escherichia coli, gli atleti che dormono nei giardini perché gli alloggi senza aria condizionata sono troppo caldi e, ovviamente, la storia di Imane Khelif.
Imane è la pugile algerina che ha sconfitto – o per meglio dire stracciato – la nostra Angela Carini, atleta che (per una coincidenza piuttosto sospetta) era stata scelta tempo fa come testimonial dell’azienda incaricata della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. La Carini ha deciso di abbandonare il ring ritirandosi dall’incontro dopo appena 45 secondi dal primo gong e dopo aver ricevuto due pugni in pieno volto dall’atleta algerina.
Dopo le dichiarazioni della Carini in merito al fatto che i pugni dell’avversaria “facevano troppo male”, la polemica sul genere della Khelif sono scoppiate a livello internazionale. L’atleta infatti era nota per avere livelli di testosterone più alti rispetto a una donna normale. Si tratta di un’anomalia che le permette di avere prestazioni fisiche più vicine a quelle di un uomo, almeno in teoria.
Il comitato olimpico avrebbe dovuto impedirle di gareggiare nella categoria femminile? Forse, ma dal Comitato hanno fatto sapere di aver analizzato il sangue di Imane e che i suoi livelli di testosterone erano regolari per gli standard femminili e quindi è stata ammessa regolarmente alle gare. La polemica sul suo aspetto però, non si è fermata.
Il fatto che la pugile algerina abbia tratti somatici molto decisi, e di certo le atlete di sport da contatto come il pugilato di certo non hanno come priorità la cura del proprio aspetto quando vanno a combattere sul ring. Scesa dal ring, però, Imane si è trasformata completamente.
Abbandonata la coda bassa e i capelli leggermente crespi, Imane è apparsa su Instagram con un look completamente nuovo. Capelli acconciati in bellissimi boccoli, trucco rosa che mette in risalto la forma allungata degli occhi, orecchini sottili e vaporosi e una bellissima camicetta floreale sono stati gli ingredienti per il glow – up più atteso del post – olimpiade.
“Per ottenere la sua medaglia non aveva tempo da perdere nei saloni di bellezza o nello shopping. Non ha mai sentito il bisogno di conformarsi a quegli standard per dimostrare la sua esistenza. […] Imane, cambiando il suo aspetto, non ha cercato di adattarlo agli schemi in cui il mondo vuole intrappolarci. Il suo messaggio è molto più profondo: l’abito non fa il monaco e l’apparenza non rivela l’essenza di una persona. Può essere femminile ed elegante quando vuole, ma sul ring non ha bisogno di decorazioni o tacchi alti” dice la didascalia del post pubblicato da Beauty Code Officiel, l’istituto di bellezza che si è incaricato della sua “trasformazione”.
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