Alla scoperta del cacio fritto, una delle prelibatezze abruzzesi più gustose e sfiziose. Pochi ingredienti, semplicità nella preparazione e un gusto inimitabile.
L’Abruzzo è una Regione che sa proporre, a quanti si avventurano a esplorarla, una serie di prelibatezze che hanno aiutato, negli anni, a costruire una vera e propria identità culinaria ed enogastronomica, che renda estremamente riconoscibile la cucina abruzzese in tutta Italia e anche all’estero. Dalla carne al vino, dai dolci tipici fino a formaggi e salumi, tanti sono gli elementi che aiutano a comporre questo intricato tessuto culinario.
E parlando di tradizione e storia, non si può non pensare a come l’Abruzzo sia una Regione che, storicamente, si è trovata a vivere di agricoltura e allevamento, vivendo a stretto contatto con la natura. Per questo motivo, non dovrà apparire strano che molti piatti tradizionali non solo siano molto semplici seppur saporiti, ma provengano da prodotti semplici da reperire per chi viveva giornalmente a contatto con animali e piante. Un esempio su tutti è il formaggio, che in Abruzzo viene preparato in un modo particolare.
La ricetta del cacio fritto
A chi non piace il formaggio? Si tratta di un cibo che, in base a chi si ritrova a maneggiarlo, può diventare sia un semplice condimento che il vero e proprio protagonista del piatto che ci si trova a consumare. E proprio dall’Abruzzo, arriva una ricetta che in tanti hanno rivisitato a più riprese ma che nella giusta selezione degli ingredienti, trova il suo apice: il cacio fritto.
Non bisogna infatti scambiare la semplicità nella preparazione per superficialità: il cacio fritto infatti, è un piatto della tradizione semplice ed estremamente saporito, che necessita però di gran cura nella scelta del giusto formaggio, affinché non ne risentano né gusto né consistenza. Il formaggio più indicato per questa specifica preparazione regionale, è il pecorino che va tagliato a fette.
Fette di formaggio di pecora, abbastanza spesse ma non troppo, in modo che mantengano la consistenza e il gusto anche dopo tutta la preparazione. Bisogna infatti intingerle in una pastella molto semplice, a base di farina, acqua e uova. Una volta che la fetta di pecorino è stata bagnata in questa pastella, potrà essere immersa in una pentola di olio bollente.
Bisogna dunque aspettare che la piccola pepita immersa si colori d’oro e solo a quel punto, potrà essere rimossa. Ciò che vi troverete tra le mani sarà una pastella croccante e leggera con un cuore di morbido e filante formaggio. C’è chi utilizza anche altri tipi di formaggio, nel caso non si ami il pecorino ma bisogna sapere che la ricetta originale, prevede rigorosamente il formaggio di pecora.