La città di L’Aquila viene spesso identificata con un numero ben preciso, ovvero il 99. Semplice superstizione o storia vera? Tutto ciò che sappiamo.
Ogni civiltà di ogni epoca, ha sempre avuto delle credenze popolari che, in maniera più o meno prepotente, hanno finito col plasmare aspetti della società. Non solo religione però: molto spesso, in base al vissuto di certe popolazioni, le credenze potevano virare su qualunque cosa, da strane creature fino a miti politici e sociali, che camminano su una sottile linea tra realtà e finzione. E anche la città di L’Aquila, non fa eccezione.
La città di L’Aquila, come tutto l’Abruzzo, è stata attraversata da momenti e personaggi importanti della storia italiana, sin dal periodo medievale, passando per scrittori e intellettuali che hanno calcato quelle terre, definendo alcuni aspetti del credere comune. Una particolarità su cui ancora oggi ci si interroga riguarda un numero ben specifico, il numero 99. Qual è il suo significato per la città di L’Aquila?
A L’Aquila regna il 99
La città di L’Aquila ha una storia che affonda le sue radici molto lontano nel tempo. Tra dominazioni, passaggi militari e politici, fino a giungere, in tempi più recenti, a giocare ruoli chiave nella storia del paese. Tanti fatti particolari, hanno plasmato l’animo della città, a iniziare dal conferimento del nome, risalente al fascismo, epoca in cui venne aggiunto l’articolo determinativo per distinguerla dalla città Aquila.
Un fatto che da sempre fa discutere e che finisce con l’incuriosire i turisti, è la manifestazione fisica del numero 99 per tutta la città. Non a caso a L’Aquila è possibile trovare 99 piazze, così come è possibile trovare 99 fontane e 99 chiese. In tanti si sono chiesti se ci sia un significato, dato che non sembra proprio una coincidenza. La risposta alla domanda, sta nella storia della città e, per la precisione, nelle famiglie fondatrici.
Infatti, i cosiddetti fondatori della città di L’Aquila, storicamente, erano proprio 99 e la ricorrenza del numero sarebbe un omaggio che loro stessi aveano lasciato alla città. A corroborare la tesi, arriva un ulteriore monumento: la fontana delle 99 cannelle, in cui ogni mascherone dovrebbe rappresentare proprio uno dei fondatori. È giusto segnalare però che, in origine, i mascheroni rappresentati i fondatori, erano soltanto 93 e 6 sono stati aggiunti in seguito.
Sulla fontana tanto si è raccontato e si continua a raccontare. La leggenda forse più inquietante legata a questa, riguarda la presenza di una lapide al centro, dentro cui si dice che si trovi la testa dell’architetto della fontana, Tancredi Da Pentima che sarebbe stato accusato e impiccato per stregoneria, dato che nessuno riusciva a capire da quale fonte sgorgasse l’acqua. A oggi, tale mistero non è stato ancora risolto.
