La digestione assicurata con la Genziana: il liquore più conosciuto in Abruzzo. Ecco come si ottiene

La Genziana, uno dei liquori abruzzesi più antichi nonché più apprezzati, perfetto per concludere un pasto. Nonostante tutto però, è sottoposto a severe limitazioni.

È noto che l’animo umano percepisca nel concetto di “frutto proibito”, un’attrazione fuori dal comune, più forte di qualunque pensiero razionale. In Abruzzo, questo concetto ha trovato un’esplicazione molto potente grazie a un liquore, uno dei più caratteristici della Regione, che grazie al suo sapore deciso e inimitabile, è diventato negli anni un toccasana dopo ogni pasto, anche dopo quelli più pesanti: la Genziana.

Una radice e i suoi divieti inabruzzo.it
Una radice e i suoi divieti inabruzzo.it

La storia della Genziana, il tradizionale liquore abruzzese dal gusto amarognolo e secco, è una storia che parte dalla vita contadina e che poi, piano piano, visto l’apprezzamento generalizzato del prodotto, si è espansa a macchia d’olio su tutto il territorio italiano, diventando uno dei digestivi preferiti di molti italiani. Alla Genziana però, sono legati dei divieti che è meglio non infrangere. Ecco il perché.

Genziana, tra divieti e ricette

Dopo un tipico pranzo domenicale, dalle portate infinite, non c’è nulla di meglio di un bicchierino di buona Genziana abruzzese come digestivo, per alleggerire i sensi di colpa. La Genziana, nonostante la bontà delle sue note amarognole, è finita al centro di diverse problematiche legate alla sua reperibilità, che hanno portato negli anni, a renderla sempre più difficile da procurare anche a causa di vari divieti legislativi.

Ecco come farlo inabruzzo.it
Ecco come farlo inabruzzo.it

La radice da cui viene prodotta la Genziana infatti, andrebbe reperita in alcune zone di montagna. La regola d’oro in questo senso, è che più si va in alto e più buona sarà la Genziana: le radici che nascono e vengono raccolte alle quote più alte, permettono di ottenere la vera Genziana tradizionale, quella dal tipico gusto amaro e deciso, in grado di lasciare un inimitabile retrogusto in bocca.

Le radici di Genziana però, ormai da diverso tempo, sono una specie protetta per via dell’abuso che si è fatto della raccolta indiscriminata negli anni. Sono stati quindi posti dei divieti legislativi, che impongono di poterle raccogliere solo fino a determinate altezze. Gli abruzzesi però, non potevano certamente rinunciare alla bontà della Genziana e, per questo motivo, diverse aziende si sono attrezzate.

Al giorno d’oggi, è possibile preparare la Genziana anche se, per farlo, bisogna procurarsi le radici secche direttamente in erboristeria. Per prepararlo in casa, non vi serviranno più di 40 grammi di radici essiccate a cui andranno poi aggiunti 1 litro di vino, 6 grammi di caffè in chicchi e vari ingredienti per insaporire come cannella, alloro, chiodi di garofano, scorza di limone oltre a zucchero e alcol puro per liquori.

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