Tutta la bontà della ventricina, un salume prelibato che in Abruzzo è possibile trovare un due versioni, sia come salume che come crema spalmabile. Ecco dove.
Quando si pensa all’Abruzzo, la tradizione culinaria è sicuramente uno degli aspetti che, più di altri, viene tirato in ballo. Di piatti tipici, sparsi per tutto l’Abruzzo, se ne trovano davvero tanti e, molto spesso, al variare della zona d’appartenenza, cambiano anche solo minimamente, alcuni dettagli del medesimo piatto, dall’aggiunta di un ingrediente fino al processo di preparazione. Non solo piatti fatti e finiti.
In tutto l’Abruzzo, vista la forte presenza di allevamenti montani, ciò di cui non si arriva mai a sentire la mancanza sono i prodotti caseari, che abbondano in svariate forme e gusti e, ovviamente, i salumi e gli insaccati. Salumi di tanti tipi vengono prodotti direttamente nella Regione, diventando perfetti da abbinare a un buon bicchiere di Montepulciano. Uno dei salumi più apprezzati è sicuramente la ventricina. Ma che cos’è di preciso?
Ecco cos’è
Chiunque sia stato in vacanza in Abruzzo, magari facendo una capatina nei giusti agriturismi, si sarà ritrovato a sperimentare la bontà della ventricina abruzzese, uno dei salumi più apprezzati grazie al sapore intenso e deciso. Si tratta di un salume tipico di Vasto e del vastese, zona localizzata a cavallo tra l’Abruzzo e il Molise. Un insaccato di suino tradizionale, che molti continuano a produrre in maniera artigianale.
Come spesso capita in questi casi, il nome scelto per identificare il salume, non è casuale: il nome arriva infatti da un’antica usanza, ovvero quella di impiegare il ventre del maiale come budello naturale entro cui insaccare questo particolare salame. In fondo, come si suol dire, del maiale non si butta via niente e gli antichi pastori abruzzesi questo dettame lo mettevano bene in pratica.
Dalla ricetta iniziale, già sul finire dell’800, iniziarono a essere introdotte delle variazioni: dapprima, la ventricina veniva fatta seccare e veniva tritata, per dare sapore ai piatti poveri delle famiglie locali. Pian piano, in molti iniziarono a introdurre altri ingredienti durante la preparazione per accrescerne l’aroma, aggiungendo il peperone rosso tritato che, oltre a dare sapore, attribuì alla ventricina il suo tipico colore rosso.
Al variare della zona d’Abruzzo, varierà anche la preparazione e l’utilizzo del salume: mentre a Vasto, la terra riconosciuta come la patria della ventricina abruzzese, questo alimento viene utilizzato come un normale salume e servito tagliato a fette sottili, basta spostarsi a Teramo per vedere utilizzare la ventricina sotto forma di crema spalmabile, con una consistenza molto simile alla ‘nduja calabrese.