Legge fine vita: il Consiglio Regionale ha deciso, ma non va come ci si aspetterebbe

È stata approvata, dal Consiglio regionale dell’Abruzzo, la proposta di legge sul fine vita. Ecco quale iter dovrà seguire adesso per diventare legge.

In Italia non si è mai spento il dibattito su alcuni temi sociali, che da sempre infiammano le opinioni di chi vi dibatte e che, nella maggior parte dei casi, rappresentano forti discrimen in ottica di schieramenti politici. Scegliere da che parte stare in politica, spesso, passa anche per la sensibilità etica e morale che ognuno acquisisce nel corso della sua vita, su alcuni temi che nonostante gli anni di discussioni, continuano a essere ritenuti “caldi”. 

Proposta sul fine vita approvata in Abruzzo foto ANSA inabruzzo.it
Proposta sul fine vita approvata in Abruzzo foto ANSA inabruzzo.it

Temi del genere, come l’aborto o la liberalizzazione delle droghe continuano a rappresentare dei terreni di scontri tra frange progressiste o radicali e quelle più votate al conservatorismo. Non è dunque scontato che in Abruzzo, una Regione governata da una forza di centro-destra, conservatrice per definizione, si sia riusciti ad arrivare all’approvazione della proposta di legge sul fine vita. 

Cosa succede ora

Quello del fine vita è un tema che si cerca da anni di affrontare sia dal punto di vista giuridico che etico e morale. Negli anni, abbiamo assistito a diverse prese di posizioni soprattutto dall’ala radicale e, in particolare, dall’Associazione Luca Coscioni. Tra le figure che sono emerse a difesa di questo diritto, Marco Cappato è sicuramente tra quelli che più volte ha tentato di portare il tema all’attenzione della stampa e della politica con azioni di disobbedienza civile.

Ecco l'iter da seguire foto ANSA inabruzzo.it
Ecco l’iter da seguire foto ANSA inabruzzo.it

Adesso però, pare che si sia arrivati a un primo punto d’incontro tra le forze di maggioranza e opposizione in Consiglio regionale abruzzese. Durante la seduta di mercoledì 26 giugno 2024, il Consiglio ha dato delibera positiva sulla proposta di legge regionale di iniziativa popolare sul suicidio assistito, depositata in regione nell’ambito della campagna nazionale “Liberi Subito” promossa dall’Associazione Luca Coscioni accompagnata da ben 8mila firme popolari.

L’iter legislativo però, non è ancora giunto a conclusione nonostante siano stati fatti dei passi avanti molto importanti. Il prossimo passo comprenderà un riesame in Commissione sanità così che venga completato il ciclo di audizioni dei rappresentanti dell’associazione Luca Coscioni, dei medici e dei pazienti del territorio regionale. Le audizioni erano già iniziate, con  Riccardo Varveri e Gianluca Di Marzio in qualità di promotori.

Dopo poco tempo però, queste erano state interrotte perché erano scaduti i termini a disposizione del Consiglio regionale e la proposta è stata automaticamente iscritta come primo punto all’ordine del giorno del Consiglio stesso. La proposta di legge di pone l’obiettivo di dare delle condizioni univoche, dalle tempistiche ai trattamenti da seguire, per tutti i malati in possesso delle condizioni dettate dalla Consulta. La proposta è inoltre stata ricosciuta dal Collegio di garanzia regionale, ammissibile rispetto alla Costituzione e allo Statuto.

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