Nell’incantevole paesino di Gioia dei Marsi (AQ), gli abitanti hanno espresso sentimenti di “orgoglio” e “gioia” quando si parla di condividere il loro territorio con l’orso marsicano. Questa è stata la risposta prevalente a un questionario che indagava le emozioni associate al vivere a stretto contatto con questi maestosi animali.
C’è stato anche chi ha espresso “paura”, ma il sentimento è stato bilanciato da risposte di “entusiasmo”. Questa variegata gamma di emozioni fa da sfondo all’applauso generale rivolto al direttore del Parco di Abruzzo, Lazio e Molise, Luciano Sammarone.
Il vasto sostegno dimostra che l’approccio abruzzese alla convivenza con i grandi carnivori è più che solo una teoria: è una realtà funzionante. La gestione della convivenza con l’orso marsicano, specie protetta, rappresenta una sfida che tuttavia gli abitanti di Gioia dei Marsi sembrano accogliere con entusiasmo.
Nonostante l’occasionali incidenti, come l’uccisione di un esemplare, il rispetto e l’orgoglio prevalgono, dimostrando come una convivenza pacifica sia possibile e auspicabile. Non solo, la presenza dell’orso marsicano sembra essere motivo di vanto per la comunità, una caratteristica unica che li distingue e di cui si sentono orgogliosamente responsabili.
Questo approccio risulta essere un modello esemplare per altre comunità che si trovano a dover gestire la convivenza con grandi carnivori. Il messaggio che ne deriva è chiaro: è possibile vivere in armonia con la natura, salvaguardando le specie protette e rispettando i loro habitat, senza che questo comporti sacrifici insostenibili per la comunità umana.