Benvenuti nella nostra guida storico artistica per visitare nel modo migliore Loreto Aprutino.
Dati e curiosità
altitudine: 294 mt. s.l.m.superficie: 59,55 Kmqnome degli abitanti: LoretesiSanto patrono: San Zopitofesta patronale: domenica di Pentecoste
Storia di Loreto Aprutino
Fine VI – inizi V secolo a.C.
Le necropoli di Colle-Fiorano e Farina-Cardito testimoniano l’esistenza di un insediamento italico ad un passo dall’attuale abitato, distrutto in epoca romana.Periodo altomedievale
Sorge l’attuale abitato, citato nelle fonti documentarie per la prima volta nella II metà del IX secolo, chiamato dapprima ‘Ellereto’ e poi ‘Castrum Laureti’.XI secolo
Ebbe un rilancio sul piano politico con l’istituzione della contea per opera dei normanni.XIII secolo
La sua funzione di controllo si accentua con Svevi e Angioini.XIV secolo – inizi XIX secolo
Ha inizio la serie di padroni eccellenti (d’Aquini, d’Avalos, Carracciolo, Farnese, Alessandro de’ Medici) che dura fino all’eversione della feudalità.1863
All’antico toponimo ‘Loreto’ si aggiunse il termine ‘Aprutino’ per distinguerlo dal Loreto in provincia di Ancona.
Da visitare a Loreto Aprutino
Le cose da visitare in paese sono tante e tutto molto belle. Ma di certo il vero capolavoro che merita una visita è la chiesa di Santa Maria in Piano.
[purtroppo la chiesa è stata chiusa per motivi di sicurezza dopo il sisma. Prima di una eventuale visita al paese è bene informarsi presso il comune o la parrocchia]
Santa Maria in Piano
Chiesa benedettina le cui prime informazioni storiche risalgono all’VIII secolo. Venne ricostruita in stile borgognone nel 1280 e subì vari rinnovamenti e restauri tra i quali degno di nota quello del 1559 che vide l’aggiunta del portico antistante l’ingresso e l’abside di forma poligonale.
Il campanile, medievale, è adornato da bacini ceramici maiolicati. L’interno è a navata unica scandita da arcate a sesto acuto che creano delle cappelle laterali; la copertura è a capriate con mattoni a vista. Degni di nota gli affreschi quattrocenteschi di pregevole fattura.
In particolare quelli sulla campata destra, raffiguranti storie di Santi, ma soprattutto quello della controfacciata che rende la Chiesa di S. Maria in Piano un unicum artistico in Abruzzo tale da renderla Monumento Nazionale.
E’ rappresentato infatti il Giudizio Universale, di un artista ignoto, che copre l’intera parete con una dovizia di particolari eccellente.
Completano il corredo architettonico e liturgico l’altare con statue policrome e legno dorato, l’organo, un pulpito e un imponente Crocifisso rinascimentale.
Leggi la guida approfondita alla chiesa
San Francesco
Di origine medievale, le prime notizie risalgono al XIII secolo; presenta un notevole portale scolpito arricchito da colonnine variamente sagomate simile a quelli teramani di scuola atriana.
Il campanile è a mattoni. L’interno risale al XVII secolo ed è a navata unica scandita da tre campate coperte a cupola.
Conserva un pregevole organo nel retro dell’altare maggiore che custodisce le spoglie del martire S. Clementino. Degna di nota una croce in legno attribuita all’artista Francesco Novelli.
San Pietro Apostolo
Chiesa madre del paese, risale all’XI secolo quando venne donata, nel 1066, da un conte normanno alla Chiesa di S. Giovenale.
L’ingresso è circoscritto da uno splendido porticato nel quale si aprono delle trifore laterali. Il portale principale, cinquecentesco, è arricchito da elementi scultorei, bassorilievi vegetali e figurativi.
L’interno, risalente al XVIII secolo, è a tre navate scandite da pilastri che delineano le cappelle laterali. Degne di nota in alcune di esse le pavimentazioni maiolicate cinquecentesche di Castelli.
L’altare maggiore è settecentesco ed è riccamente decorato.
Vi è conservato il busto in argento settecentesco del patrono martire del paese S. Zopito del quale sono rappresentate anche scene di vita affrescate lungo le pareti.
San Biagio
Ubicata nel centro storico del paese è di fondazione seicentesca. Degni di nota il portale baroccheggiante e il campanile cosiddetto “a cipolla” di influsso arabo. L’interno conserva un notevole soffitto in legno.
Madonna del Recepto
Si trova alla fine del paese vicino la Porta del Mercato Vecchio; risale al XI secolo e prende il suo nome dalla presenza di un ospizio per bisognosi e pellegrini fondato contestualmente alla chiesa.
Il portale è cinquecentesco. L’interno conserva uno splendido altare baroccheggiante in legno dorato, tripartito, che incornicia una finestra con una serie di decori architettonici e scultorei.
In una nicchia è alloggiata una pregevole Madonna lignea col Bambino e due Santi ai lati.
Madonna del Monte Carmelo
La chiesa, annessa al convento dei Frati Cappuccini, risale alla fine del XVI secolo e reca aggiustamenti successivi fino al pieno XVIII. L’interno è a navata unica con cappelle laterali comunicanti fra loro.
Vi si conserva un pregevole dipinto della Crocifissione risalente al 1586 che raffigura anche la Maddalena con i Santi. Le cappelle laterali sono ornate da una serie di altari lignei sovrastati da dipinti tematici.
Degno di nota anche il tabernacolo settecentesco che adorna un’edicola e una tela raffigurante un’Estasi di San Francesco.
Madonna delle Grazie
La chiesa, a navata unica, è ubicata fuori dal centro storico, a Colle Fiorano, nell’omonima contrada.
Sorge probabilmente nel luogo di un antico tempio dedicato alla Dea Flora, protettrice del grano, dei fiori e dei campi. Tutta la zona è ricca di testimonianze archeologiche similari.
Palazzo Acerbo
Contiene il Museo delle ceramiche. La facciata si presenta percorsa da finestre con grate ed è arricchita da una colonna di forma esagonale che ne adorna un angolo.
Castello Chiola
La fondazione sembra risalire al IX secolo ma ha subito numerosissime variazione nel corso dei secoli da parte delle famiglie gentilizie proprietarie.
La facciata presenta una grossa terrazza aggettante che sovrasta l’ingresso.
Un vasto ingresso introduce un cortile dotato di cisterna e arricchito da decori scultorei e stemmi gentilizi. La parte posteriore è un rifacimento barocco in laterizio.
Il Castello ha sempre svolto funzioni civili e militari, è stato carcere e forte gentilizio del quale restano i sotterranei adibiti a prigione. Negli ultimi secoli divenne dimora storica e attualmente è albergo di alto livello.
Torre Dragone
Ne rimangono solo i ruderi.
Edilizia popolare e civile
Il paese è costellato di architetture che ne ricordano l’origine antica e le evoluzioni medievali e post-medievali, in particolare vanno visitate, sparse nel centro storico, Casa:
AntimoBaldini-PalladiniRomano Raietta, con la sua facciata del XV secolo e il ricco portale.
Antiquarium
Nasce dalla sistemazione della collezione Casamarte che gli dà il nome. Il ricco patrimonio archeologico di Loreto proviene da:
necropoli paleocristiana di Colle Fioranotempio della Dea Feronia di Poggio Ragonenecropoli di Madonna delle Grazie, Scannella e dei Cappuccini
ed è stato recuperato da anni di indagini archeologiche, ricognizioni e scavi. Nel museo è presentato sin dalle sue prime testimonianze paleolitiche, passando per il periodo romano e pre-romano fino al medioevo.
Museo Acerbo delle Ceramiche di Castelli
E’ ospitato in una porzione di Palazzo Acerbo e raccoglie quasi 600 esemplari relativi alla produzione di ceramica artistica di Castelli. Si tratta di ben 3 collezioni raccolte e riunite nel 1957 dal Barone Acerbo.
Le opere seguono l’attività artistica dei più grandi maestri castellani dal XVI al XVIII secolo.
Inoltre è possibile ammirare anche opere “da parata” barocche, vasi per farmacia di stile compendiario, e porcellane anche più moderne.
Museo dell’Olio
Installato nel caratteristico Castelletto Amorotti, in cima al centro storico, conserva macchine ed utensili oleari che ripercorrono tutte le fasi della produzione sin dai tempi antichi.
Negli ambienti sono ricollocati, come in origine, i macchinari del frantoio Baldini Paladini che operò dalla fine del XIX secolo fino a tutto il XX. Museo Della Civilta’ Contadina.
Il museo è ubicato dentro il Convento di S. Francesco e tramite la ricostruzione di momenti e luoghi della vita rurale ripercorre gli aspetti contadini del territorio.
Vi sono rappresentati gli oggetti e le suppellettili tradizionali della vita domestica e della campagna, dagli attrezzi contadini alle madie, le piattaie e il telaio, testimoni antropologici della vita di un tempo.
Eventi
Tanti gli eventi a Loreto, ma uno tra tutti merita assolutamente di essere visto almeno una volta nella vita.
Festa del bue e di San Zoppito
Giorno di Pentecoste
Una delle più caratteristiche processioni della Regione Abruzzo. Si svolge nella ricorrenza religiosa della Pentecoste. La domenica mattina un bue, bianco, montato da un bambino mascherato da angioletto, percorre il paese accompagnato da uno zampognaro.
Il bovino viene fatto inginocchiare dinanzi la Chiesa di S.Antonio, quella di S.Pietro, dove riceve la benedizione dell’Abate, e nel cortile del Palazzo Valentini.
La cerimonia nasce dalla leggenda secondo la quale, nel XVIII secolo, un bue si inginocchiò al passaggio delle reliquie di S. Zopito Martire che venivano traslate da Penne a Loreto.
Il lunedì mattina il bue viene condotto nuovamente in processione con il busto d’argento del Santo al quale si inginocchierà nuovamente. O
vviamente la cerimonia, mista tra sacro e profano, ha un forte valore imbolico apotropaico ed è fortemente collegato ai tradizionali riti agricoli connessi alla Pentecoste.
Sagra “Sacro&Profano”
Terzo fine settimana di Luglio
Una delle più frequentate sagre del territorio; si svolge lungo le vie del centro storico accostando la cultura gastronomica del paese alle manifestazioni artigianali, religiose e artistiche peculiari del borgo vestino.
Fiera di Santa Maria in piano
Seconda domenica di Settembre
Denominata anche “Fiera di S. Rocco” si svolge in Settembre nella contrada che da il nome alla splendida chiesa ivi presente. In origine durava addirittura 15 giorni.
Fu istituita dal Conte d’Aquino nel 1429, quando fu autorizzato, dalla Regina Giovanna II D’Angiò, a ripristinare la ben più antica fiera esistente forse già dal 1280. Negli ultimi anni si sta cercando anche di ristabilire una Rassegna Bovina che non si svolge più da oltre cinquant’anni.
Ricettività
Hotel e B&B a Loreto AprutinoRistoranti di Loreto AprutinoAgriturismo di Loreto Aprutino
Informazioni turistiche
Comune
Via dei Mille 8
65014 Loreto Aprutino (Pe)
Tel. 085 82 94 01
Fax 085 8291392
email info@comune.loretoaprutino.pe.it
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