Lu Ciabbotte (ciabbott): l’incredibile semplicità di un piatto abruzzese proprio per tutti. Ti salva qualsiasi cena

Alla scoperta di una ricetta tipica abruzzese che, con semplicità, riesce a essere ancora oggi il salvacena ideale per accontentare tutti i palati: lu ciabbotte.

La tradizione culinaria abruzzese affonda le sue radici tanto in profondità e in là con gli anni, legandosi a stretto giro con una storia isolazionista della regione, con poche influenze esterne, che con l’allevamento, l’agricoltura e la pesca è riuscita a dare vita a un’infinità di pietanze, tanto semplici quanto gustose, che ancora oggi rappresentano un collante sociale tra cibo e tradizione, che chiunque visiti l’Abruzzo dovrà assaggiare almeno una volta.

Cos'è lu ciabbotte? foto IG simonatrippi inabruzzo.it
Cos’è lu ciabbotte? foto IG simonatrippi inabruzzo.it

Vi sono però dei casi estremamente singolari, in cui un’influenza esterna ha poi contribuito alla creazione di piatti diventati, col tempo, iconici. La tradizione vuole per esempio che, durante la transumanza, i pastori che salivano dalle zone della Puglia, avevano raccolto informazioni su un piatto che sarebbe stato poi rivisitato, diventando un pezzo di tradizione inestimabile: il ciabotto.

Di cosa si tratta

Un piatto che arriva dalla Puglia e che diventa, col tempo, un pezzo inestimabile della tradizione abruzzese: questo è il ciabotto. Proprio per la sua provenienza extraregionale, il piatto è stato appellato negli anni, con nomi sempre un po’ diversi, anche in base al dialetto della zona in cui veniva preparato. E così nascono le varianti sul nome come ciabbotte, ciambotta (appellandolo al femminile), cianfotto, teiella e tanti altri.

Ricetta semplice e tradizionale foto IG nonnachef inabruzzo.it
Ricetta semplice e tradizionale foto IG nonnachef inabruzzo.it

Nonostante cambi il nome però, la sostanza rimane sempre la stessa: un piatto semplice, salutare ed estremamente gustoso e appetitoso. Si tratta di un antenato della cucina vegana: la preparazione comprende infatti l’impiego di tanti ortaggi misti come melanzane, zucchine, patate, pomodori e peperoni, che dovranno poi essere immessi in una terrina di terracotta ed essere cotti lentamente.

Oltre che sul nome, si dibatte tanto anche sulla collocazione del ciabotto durante un pranzo: alcune scuole di pensiero tendono a inquadrarlo come un contorno a un più sostanzioso piatto di carne, altre riescono a vederlo come piatto autosufficiente, estremamente nutriente e sano, ricco di fibre, vitamine e sali minerali. La preparazione risulta poi estremamente semplice, nonostante richieda circa un’oretta di tempo affinché la cottura delle verdure venga completata adeguatamente.

Vi basterà tagliare le verdure a dadini o a julienne, in base ai vostri gusti (anche se è consigliabile tenere dei tocchi abbastanza grossi). Bagnare la terrina con un po’ d’olio extravergine d’oliva in cui far soffriggere un po’ di cipolla, a cui poi verranno aggiunte le verdure tagliate. Condire con un pizzico di sale e pepe se lo si gradisce. Nonostante sia un piatto tradizionalmente vegetale, c’è chi ama aggiungere anche la guancia di maiale, rendendolo più simile a uno spezzatino.

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