Altro lutto per gli appassionati di calcio di Serie A, piangono i tifosi della Roma: ci ha lasciati un grande campione
Sono giorni difficilissimi per gli appassionati di calcio italiani e i tifosi delle big di Serie A. A poche ore dalla scomparsa di un mito assoluto come Gigi Riva, una delle grandi bandiere del nostro calcio, un eroe per il popolo sardo, e non solo, se n’è andato un altro grande campione del passato. Stavolta a piangere sono in particolare i tifosi della Roma, costretti a dire addio troppo presto a un giocatore che ha vestito in un’epoca storica molto importante la casacca della squadra giallorossa.
Con le lacrime per Gigi Riva ancora calde sulle nostre guance, siamo purtroppo costretti a salutare per sempre un altro grande protagonista del campionato italiano. Nemmeno il tempo di poter ingoiare il boccone amaro della scomparsa prematura di quello che è stato, a tutti gli effetti, il più grande bomber nella storia della Nazionale, che gli appassionati di calcio devono dire addio a un altro personaggio storico di un calcio che non c’è più.
A lasciarci, all’età di 70 anni dopo una breve lotta con una tremenda malattia, è stato Giuliano Musiello, attaccante nativo di Torviscosa, in Friuli, diventato famoso con la maglia di alcune delle più importanti squadre della nostra Serie A, tra cui appunto quella giallorossa della Roma.
Cresciuto tra Spal e Atalanta, Musiello debuttò nella massima Serie proprio con la maglia della Dea, nel campionato 1972/73, mostrando subito doti e qualità importanti, in grado di attirare su di lui le attenzioni di club di grande blasone come la Juventus. Il passaggio in bianconero nella stagione successiva non gli portò però molta fortuna.
A Torino non fu grande protagonista e di fatto giocò solo in Coppa Italia, andando a segno contro il Cesena. Tornato all’Atalanta, stavolta in Serie B, riuscì a rilanciarsi e a dimostrare tutte le sue qualità, e si guadagnò così il passaggio all’Avellino di Sibilia, che vide in lui un grande potenziale e fu ripagato con una stagione da 18 gol in 32 partite, numeri che gli valsero la vittoria della classifica marcatori del campionato cadetto ex aequo con un certo Roberto Pruzzo.
A proposito di Pruzzo, fu con la maglia della Roma, storica squadra del bomber di Crocefieschi, che Musiello ritrovò la Serie A. Per due stagioni fu protagonista nella formazione allenata da Nils Liedholm, prima di passare al Genoa, al Verona e quindi al Foggia all’inizio degli anni Ottanta.
Con la squadra della Capitanata si tolse le ultime grandi soddisfazioni della propria carriera, prima di dire addio ai palcoscenici più importanti. Chiuse quindi il suo percorso agonistico in realtà minori come Cuneo, Novara e Savona. Dopo il ritiro, scelse di rimanere nel mondo del calcio ma lontano dai riflettori. Aprì quindi una scuola calcio a Saluzzo, la città in provincia di Cuneo in cui è rimasto a vivere fino alla tragica scomparsa avvenuta il 23 gennaio 2024.
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