Manoppello
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Manoppello


Frazioni
Manoppello Scalo, Cappuccini, Fornace, San Callisto, Santa Maria Arabona
Dati e curiosità
altitudine: 257 m. s.l.m.
superficie: 39,48 Kmq
nome degli abitanti: manoppellesi

Santo patrono: SS. Pancrazio, Rocco e Nicola
Festa patronale: terza domenica di maggio
fa parte di:

Comunità Montana della Maiella e del Morrone
Parco Nazionale della Majella.

Storia

Epoca preromana- romana
Numerosi ritrovamenti su tutto il territorio ci confermano che l’attuale nucleo sorge sulle rovine dell’antica Pollitium, assediata e vinta dai Romani durante la II guerra sannitica (311 a. C.).
538 d. C.
La città fu distrutta dal generale bizantino Belisario.
VIII secolo
L’attuale centro storico fu ricostruito dai Longobardi.
874
Dal Diploma di Ludovico II sappiamo che è tra i castelli donati dall’imperatore all’abbazia di S. Clemente a Casauria.
1061
Fu fondata la contea di Manoppello.
XV secolo
Si ribellò a Giovanna II (1420); in seguito fu ripreso da Braccio da Montone (1423).
1706
Manoppello viene gravemente danneggiato da terremoto.

Da visitare
Chiesa di Santa Maria Arabona
Fondata all’inizio del XIII secolo è costruita probabilmente su un precedente luogo di culto di epoca romana dedicato alla Dea Bona, divinità dei culti agrari. La struttura architettonica si ispira alle grandi costruzioni cistercensi come Casamari e Fossanova; gli elementi stilistici infatti sono carichi di ispirazioni borgognone. Verosimilmente rimase incompiuta e limitata ai soli abside e transetto fino alla prima campata, coperta da volte a crociera sottolineate da costoloni tipicamente gotici.

Degni di nota il tabernacolo e il candelabro per il cero pasquale esempi mirabili di scultura gotica. Il coro è decorato da dipinti trecenteschi di Antonio Martini che rappresentano la Vergine in trono, la Crocifissione e una Santa coronata. Mirabili anche i rosoni che si aprono nel transetto e nell’abside. Del monastero rimane solo l’imponente sala del capitolo anch’essa di ispirazione borgognona.
Chiesa di San Nicola
Risalente al XIV secolo, presenta una sistemazione attuale che verosimilmente è attribuibile ai rifacimenti di epoca barocca seguiti al terremoto del 1706. In particolare nella facciata sono individuabili chiaramente almeno due fasi, la più antica delle quali, rintracciabile con chiarezza nelle sculture fitomorfe del portale, risale a ulteriori restauri del XV secolo.

L’interno conserva una pregevole statua di S.Antonio da Padova dell’autoctono Giovanni Antonio Santarelli. Degna di nota la cripta medievale che insieme ai pregiati arredi sacri ha procurato alla chiesa il titolo di “edificio di interesse regionale”.
Chiesa di San Francesco
Risalente al XIII secolo presenta una rara tipologia di pianta centrale arricchita da una cupola ellittica. Il campanile risale ad ampliamenti del XV secolo, mentre gli spazi della chiesa sono attribuibili a restauri del pieno XVIII secolo.
Chiesa della Santissima Annunziata
E’ una piccola cappella romanica, a navata unica, annessa al convento delle Clarisse. Nasce verosimilmente come cappella famigliare del Palazzo Pardi adiacente alla struttura. La facciata presenta vistosi rifacimenti seguiti al terremoto del 1706.

All’interno è degno di nota l’altare coronato da un ricco apparato liturgico baroccheggiante e la tela con la Madonna del Carmine e S.Simone, affiancata da due statue in gesso raffiguranti Davide e Salomone.
Santuario – chiesa del Volto Santo
La struttura, a tre navate, sembra risalire a prima del XVI secolo ma presenta rifacimenti dal pieno XVII fino alla forma attuale derivante da restauri degli anni ’40 e ‘60 del Novecento. Nacque come Cappella dedicata a San Michele Arcangelo attorno alla quale sorse poi nel XVII secolo il Santuario dedicato al Volto Santo. Deve la sua fama e la sua prerogativa di “basilica Minore”, attribuitagli nel 2006 da Papa Benedetto XVI, alla presenza al suo interno di un velo raffigurante un volto maschile con barba e capelli lunghi identificato come il volto del Cristo sofferente.

La leggenda vuole che si tratti del velo che la Veronica offrì al Cristo durante il tragitto verso la crocifissione. Ed è infatti, insieme alla Sindone di Torino, l’unica effigie del Cristo riconosciuta dal Vaticano.
Secondo la tradizione il velo fu portato a Manoppello nel 1506 da un angelo vestito da pellegrino che lo donò al Dottor Giacomantonio Leonelli dinanzi alla chiesa per poi sparire nel nulla. Il velo passò poi alla Famiglia De Fabritiis e fu donata in seguito al Convento dei Frati Minori Cappuccini.
Palazzi storici
Nel centro storico di Manoppello si ergono numerosi palazzi residenziali risalenti tra il XVII e il XIX secolo tra i quali vanno ricordati per le caratteristiche architettoniche Liberty: Palazzo Blasioli, Palazzo Palazzone, Palazzo Pardi, Palazzo de Tiberio, Palazzo Verratti e Palazzo Marinelli.
Monastero di Vallebona
La tradizione ricorda il Monastero di Vallebona del quale ormai non rimangono tracce se non una statua della Vergine conservata presso la Basilica minore del Volto Santo.
Villa romana di Piano Santa Maria Arabona
Ubicata nei pressi dell’Abbazia conserva pregevoli resti di una villa romana risalente al II – I secolo a. C. . La struttura presenta più fasi di vita sviluppatesi da semplice fattoria a successiva domus alla quale vengono aggiunti spazi adibiti a terme riservate. Conserva mosaici, affreschi e vasche articolate per le diverse funzioni termali.
Nella stessa zona della Domus sono stati rinvenuti reperti di origine preistorica legati alle funzioni primarie degli uomini del Paleolitico inferiore medio, come grattatoi, raschiatoi e nuclei di pressione.
Immagini di Manoppello

Manoppello paese
chiese
Abbazia di Santa Maria d’Arabona
Volto Santo

Articoli culturali
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Produzioni tipiche
Artigianato del rame e della pietra.
Eventi
Terza domenica di maggio

Festività solenni per i santi Patroni.

14-15 luglio

Sagra Sagne e Fagioli.

28-29 luglio

Sagra della Montagna.

5-6 agosto

Celebrazioni del Volto Santo – Nella Contrada Cappuccini, presso il Santuario, si celebrano i festeggiamenti per il Volto Santo. Per speciale permesso del Papa in queste festività è possibile ottenere l’indulgenza plenaria.

14-15 agosto

Festa in onore di Maria Assunta in cielo e San Rocco – Festeggiamenti solenni in onore dell’Assunzione e di uno dei Santi Patroni del paese.

Settembre

Festa in onore di San Pancrazio – Ancora maestosi festeggiamenti per un Santo Patrono che si svolgono a Manoppello Scalo.

Quarta domenica di settembre

Festa in onore dei Santi Rocco ed Emidio – Santi ai quali il popolo rende particolarmente omaggio per propiziare la salute e i terremoti dei quali S. Emidio è protettore. Le festività sono ricordate grazie allo svolgersi dei cosiddetti “majtelli” grosse impalcature lignee sulle quali sono affissi doni e premi venduti all’asta per l’autofinanziamento della festa.

14 ottobre

Festa in onore di San Callisto Papa – Festeggiamenti in onore del santo nella frazione di Ripacorbaria.

Ricettività

Hotel di Manoppello
Ristoranti di Manoppello
Agriturismo di Manoppello

Informazioni turistiche
Comune
Via Salvo D’Acquisto, 1
Tel. 085-8590003 – Fax. 085-8590895
comunemanoppelloprotocollo@legalmail.it
www.comune.manoppello.pe.it
Area archeologica
L’area archeologica della Villa Romana di Piano S. Maria d’Arabona è visitabile il sabato e la domenica e tutti i festivi dalle 9 alle 12 e dalle 16 fino al tramonto. Per informazioni: 085 8590003, 334 6166472, 347 9570522.

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