Gianna Nannini rivela a Vanity Fair il momento più difficile della sua carriera: “Mi volevano sostituire…” Le parole della cantante.
Volto iconico della musica italiana, Gianna Nannini è tornata con il suo nuovo disco Sei nell’anima, un lavoro che la rappresenta e che la riporta sul palcoscenico dopo un periodo di distanza. Considerata l’artista rock femminile maggiormente accreditata, Gianna Nannini cavalca l’onda del successo da tantissimi anni: è riuscita ad imporre la sua musica con carattere e determinazione e recentemente ha rivelato di aver vissuto dei momenti difficili.
Intervistata da Vanity Fair, la cantante toscana ha confessato di aver vissuto fino ad oggi due vite: la prima legata ad un’infanzia e adolescenza non sempre facile. I contrasti con i genitori le hanno procurato una serie di disagi, poi nel 1983 ha subito una svolta. Considera quel momento una rinascita personale, ma anche artistica ed è per questo che oggi sostiene di avere 41 anni e non 70: “Sì, c’è un prima e un dopo il 1983. Nel 1983 sono morta e poi nata di nuovo, e oggi quindi ho 41 anni”.
La Nannini ha poi mostrato la sua solidarietà a Sangiovanni, l’ex allievo di Amici che ha rivelato di aver bisogno di una pausa e di distaccarsi dal mondo della musica. “È giovanissimo, è stressato, mi sembra una persona onesta che dice che non ce la fa più. A me è capitata una cosa diversa.” L’artista ha raccontato cosa le è capitato quando non aveva ancora 40 anni e alcuni addetti ai lavori le hanno fatto notare che era troppo adulta per rappresentare la musica rock.
Gianna Nannini: “Ho perso la conoscenza di me”
In quel momento ha vissuto una sorta di corto circuito, è come se non fosse stata se stessa per un periodo: “Mi volevano sostituire con un’altra perché dicevano che non funzionavo più. Era previsto che a trent’anni non andassi più bene, ero vecchia per fare rock: mi avevano consigliato di abbassarmi l’età di un paio d’anni, per andare avanti altri due e finire Fotoromanza.”
La cantante toscana ha poi aggiunto: “La pressione del successo ti crea uno stato d’animo che ti sbarella, poi mi hanno dato qualche cosa, non so che cosa, e ho perso la conoscenza di me in quel momento-” Per un mese ha perso la retta via, non sapeva chi era. Non aveva preso droghe ne tanto meno era depressa, ha avuto un vero e proprio black out a cui ha saputo reagire:
“Ero come due persone diverse nello stesso corpo: una se ne è andata per sempre in quel 1983. Non so neanche io come ne sono uscita.” Gianna ha deciso di rivelare questa sua esperienza solo oggi, desidera far sapere che nella vita non sempre le è andato tutto per il verso giusto, anche lei ha vissuto dei momenti no: “Ora voglio raccontare questa storia perché vorrei dire che non tutto mi è andato bene nella vita, è stata anche molto dura.”