Re Carlo: è tutto pronto per i suoi funerali. I dettagli dell’operazione Menai Bridge, che è stata appena modificata.
Secondo i media americani, la salute di Carlo III non è in fase di miglioramento. Alcune indiscrezioni di stampa degli ultimi giorni riportano che non starebbe rispondendo al meglio alle cure contro il cancro.
Dopo il clamore suscitato dai rumors sulla salute della principessa Kate, i media inglesi non hanno confermato le indiscrezioni della stampa oltreoceano. Dal Regno Unito nessun tabloid sta pubblicando dettagli sullo stato di salute del re, dunque si aspettano dichiarazioni ufficiali dai diretti interessati.
Re Carlo ha ripreso alcuni dei suoi impegni istituzionali, ma questo non è bastato a placare i rumors. E il fatto che l’organizzazione del post mortem del sovrano sia già stata pianificata nei dettagli non fa altro che aumentare la preoccupazione.
Ultimamente si è parlato di modifiche dell’operazione Menai Bridge, nome in codice delle procedure che verranno attivare nei dieci giorni successivi alla morte del re.
Funerali re Carlo: cosa prevede il Menai Bridge
Diciamolo subito: il Menai Bridge è stato messo a punto fin dal giorno dell’insediamento del sovrano, com’è prassi fare. Quindi le modifiche apportate non sono collegate al tumore di re Carlo, ma alle procedure messe a punto dal team della Roual Family.
Anche il piano post mortem della regina Elisabetta II era stato preparato ben prima della sua morte e si chiamava Operazione London Bridge. Nel suo caso si sommò anche l’operazione Unicorn per trasferire la sovrana a Londra, visto che morì nel castello di Balmoral, in Scozia.
Il nome Menai Bridge è collegato al ponte sospeso che si trova in Galles, ed è stato scelto perché re Carlo è stato il principe più longevo di quella terra. Ha portato questo titolo fin da quando aveva nove anni fino a che non è diventato re.
Il Menai Bridge prevede che dal momento in cui re Carlo morirà, i primi ad essere avvisati saranno i familiari più stretti. Subito dopo saranno avvertiti il primo ministro, membri del gabinetto di governo e i 14 Paesi del Commonwealth.
Da questo momento in poi, la notizia passerà alla stampa, prima dalla BBC, per essere ripresa da tutto il mondo. Saranno affissi cartelli sulle cancellate di Buckingham Palace e le bandiere scenderanno a mezz’asta.
Il Menai Bridge contiene la parola “ponte” per lasciar immaginare il ponte verso l’aldilà del sovrano appena scomparso. Mentre i funerali di Elisabetta II si tennero 11 giorni dopo la morte, quelli di re Carlo sono programmati 9 giorni dopo.
Come fece Carlo III, anche William dovrà leggere il discorso il giorno stesso della morte del padre perché com’è noto, sarà lui il nuovo re. La salma del sovrano sarà traslata dalla State Room di Buckingham Palace all’abbazia di Westminster dove i sudditi potranno rendere l’ultimo omaggio alla calma. Anche re Carlo sarà tumulato nella cappella di Giorgio VI nel castello di Windsor come Elisabetta II.