Benvenuti nella nostra guida turistica alla scoperta del monumenti di Pianella.
Pianella (Pe), chiesa di San Domenico e annesso convento, oggi sede del Comune
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Tra i monumenti di Pianella il più celebre e importante dal punto di vista artistico è, senza dubbio, la bellissima Chiesa di Santa Maria maggiore.
Si trova poco fuori dal centro del paese ed è conosciuta anche con il nome di S. Angelo. Oltre a essere il principale tra i monumenti di Pianella, è anche una delle chiese medievali d’Abruzzo più significativa per architettura e storia.
Ha una impostazione romanica di stile lombardo di pieno XII secolo.
La facciata, interamente in laterizio, è a doppio spiovente con il campanile aggiunto nel XIV secolo. Quest’ultimo è a tre ordini scanditi da archetti pensili e lesene che rinforzano gli angoli.
Il portale maggiore è ogivale a doppia cornice modanata con palmette e piedritti finemente decorati da motivi fitovegetali e zoomorfi. L’architrave presenta una teoria di santi in bassorilievo.
La lunetta è campita da una Vergine col Bambino e due angeli adoranti affrescati e databili al XV secolo. Il marcapiano è scandito da una cornice di archetti pensili che sottolinea l’imponente rosone sovrastante.
Quest’ultimo, sproporzionato forse a causa di una aggiunta successiva, è composto da piccole colonnine raggianti sormontate da arcatelle trilobate inglobate in cornici concentriche modanate e scolpite a rilievo. L’interno è a tre navate absidate decorate a rilievo all’esterno.
Le navate sono scandite da pilastri e colonne ottagonali che ricalcano campate voltate a tutto sesto. Di rilevanza elevata sono il pulpito e il ciclo di affreschi di XV secolo che avvolge le absidi.
L’ambone, attribuito al Maestro Acuto, risale al pieno XII secolo ed è addossato alla parete e sorretto da 2 colonnine in pietra. I pannelli perimetrali sono finemente decorati ad altorilievo con i 4 emblemi degli evangelisti.
Tra i monumenti di Pianella da visitare anche la cattedrale, di fondazione cinquecentesca. Fu costruita su un precedente luogo di culto di epoca medievale del quale rimane il campanile datato 1414. Quest’ultimo, quadrangolare a prisma, è scandito da due ordini e contiene 3 campane forgiate ad Agnone.
La facciata, in stile neoclassico frontonato, presenta un sobrio portale timpanato ed è percorsa da lesene verticali. La parte alta, separata da una ricca cornice modanata, è occupata da una semplice finestra centrale.
L’interno è a navata unica con abside quadrangolare percorso da un ricco coro ligneo intagliato. Di notevole rilevanza sono gli stucchi e le sovrapposizioni barocche che percorrono tutto l’arredo liturgico.
In particolare degni di nota sono il Battistero in marmo finto con copertura a cupola e decorato a bassorilievo, l’altare ligneo del Cristo Morto e una statua della Madonna dei sette dolori in gesso, databili al pieno XIX secolo.
Rilevante una tela dell’altare minore con la scesa dello Spirito Santo, databile alla fine del Settecento e attribuita al pittore locale Salvatore De Rocco. La chiesa conserva le spoglie di S.Ciriaca ed un ricco busto in argento di S.Silvestro.
È ubicata fuori dal paese e nasce dalla antica presenza di una edicola votiva della Madonna delle Grazie particolarmente celebrata e quindi sostituita da una chiesa regolata dai Frati Minori prima e dai Carmelitani tuttora. L’edicola risale al XV secolo e la chiesa presenta numerose sistemazioni fino al XVIII secolo.
La facciata è tipica settecentesca slanciata verso l’alto con due torri campanarie laterali che avvolgono la cupola centrale. Il portale è timpanato e scandito da listelli e cornici.
L’interno è ad unica navata percorsa da 6 cappelle laterali con cupola centrale decorate riccamente a stucchi secondo la scuola barocca napoletana.
Si tratta di uno dei monumenti di Pianella che ha cambiato destinazione d’uso nel corso del tempo: da chiesa a sede comunale.
Si trova nella piazza del paese. Risale al periodo romanico tardo ma presenta evidenti sovrapposizioni successive tra le quali il convento annesso. La facciata è scandita da possenti lesene che partiscono la superficie che termina con un frontone semicircolare.
Pianella (Pe), chiesa di San Domenico e annesso convento, oggi sede del Comune
Il portale, avvolto da un imponente arco a tutto sesto reca nella lunetta la statua del Santo intitolatore con il cane. Il campanile, torre dell’orologio, svetta con una doppia lanterna campanaria.
L’interno, fortemente rococò, è ricco di stucchi e intonaci che addobbano gli altari laterali intitolati ai Santi protettori. Degno di nota il tabernacolo barocco in legno intarsiato e le pale dell’altare settecentesche del pittore locale Salvatore De Rocco.
Demolita nel 2009
Era ubicata ai margini del paese e – fino al 2009 – ne rimanevano ormai solo i ruderi come si vede nella foto. Fu fondata nel XI secolo e restaurata nel Seicento, ma venne abbattuta in seguito al terremoto del 2009. Fino a pochi anni fa era possibile ancora vedere l’altare coronato da colonne in stile corinzio, il portale ligneo e i ruderi del campanile.
E’ ubicata nell’omonima frazione ed è dedicata alla Lucia di Siracusa. La chiesa è in realta una cappella gentilizia della famiglia dei marchesi De Felici. La facciata era a frontone a doppio spiovente con un avancorpo con archi a pien centro e archetti pensili. L’interno conserva un quadro della Santa del XVII secolo.
Si trova nella frazione di S.Maria Allungo. E’ una cappella gentilizia della famiglia Sabucchi costruita all’inizio del Novecento.
Venne distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e restaurata con uno stile classicheggiante sottolineata da elementi architettonici neoclassici come pronao, frontone e fregi. All’interno sono sepolti, in ricchi sarcofagi marmorei, i membri delle famiglie Sabucchi e De Felici.
San Nicola
Nelle frazioni di Cerratina e Castellana sono presenti le Chiese, rispettivamente di S.Nicola e S.Maria Lauretana con tipiche architetture del pieno Settecento.
Altro elemento di notevole importanza tra i monumenti di Pianella sono i palazoz storici, per lo più di appartenenza alla antiche famiglie ricche e nobiliari.
Risale al 1625, in passato fu sede del Municipio. Il monumentale portale reca la data del palazzo e un’iscrizione con la storia dell’edificio. Sulla sommità è presente lo stemma della città: una torre a merli e una pianella. La facciata è scandita da modanature che percorrono il prospetto principale.
Risale al XVIII secolo e conserva un portale in stile barocco con un grazioso loggiato sovrastante.
Imponente palazzo di epoca rinascimentale presenta le caratteristiche architettoniche tipiche dell’epoca. All’interno un vasto cortile conduce ai due piani superiori, ampi e luminosi.
Databile al XV secolo con aggiustamenti e restauri fino al XVIII. Di monumentale impostazione architettonica presenta graziose finestre in pietra decorata e un imponente portone d’ingresso che si apre su un atrio e conduce al cortile arricchito dal tipico pozzo centrale. Le volte sono riccamente decorate da stucchi e affreschi.
Anch’esso appartenente alle imponenti architetture rinascimentali caratterizzate da stucchi, ampi portoni, stemmi e cortili variegati.
È ubicato in Via Monte Grappa; appartenne ai funzionari dei Farnese e dei Duca di Mantova. L’imponente portale presenta nella lunetta gli stemmi nobiliari.
Attualmente denominato “Palazzo Faieta” risale al XVII secolo con aggiunte e restauri fino al XIX. Si sviluppa su tre livelli e il prospetto principale è scandito dagli imponenti portali in pietra elegantemente decorati con volute scolpite sulla sommità.
Attualmente ospita il Palazzo della Cultura. Si sviluppa su tre piani, i cui prospetti risultano scanditi da balconi le cui mensole sono finemente decorate, mentre l’interno si caratterizza per la presenza dei cortili tipici delle architetture dell’epoca.
Ospita il Convento dei Carmelitani. Il prospetto principale è percorso da ampie finestre e decorazioni litiche. Il portale d’ingresso è in stile barocco decorato a bugne.
Vi si accede tramite un ricco portone in stile baroccheggiante con il tipico balcone sovrastante e il cortile interno peculiare delle architetture dell’epoca.
Si trova sulla piazza principale del paese a ridoso della chiesa di S.Domenico, struttura che data l’edificio, ex convento Domenicano, alla fine del XV secolo. L’imponente facciata presenta a lato dell’ingresso principale il Monumento ai Caduti sovrastato da una Vittoria Alata in bronzo dello scultore Nicola D’Antino.
Ai suoi piedi una raffigurazione in resina di un “Soldato morente” opera del noto Ireneo Ianni. Il prospetto è coronato dalla Torre dell’orologio con sommità a vela databile al pieno Rinascimento.
Il paese nell’antichità era circondato da una cinta muraria aperta in 4 punti dei quali rimangono solo i resti della porta principale “Porta Santa Maria” coronata in facciata da una statua in bronzo di San Silvestro e da una Vergine Maria maiolicata all’interno.
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