Gli ultimi dati del 2023 riportano dei numeri in calo riguardo le rapine in determinati punti sensibili come, per esempio, le banche.
Eh signora mia, una volta qui i ladri arrivavano in orario. A quanto pare, negli ultimi anni in Abruzzo, la criminalità sta subendo un colpo d’arresto importante, almeno in determinati ambiti. Il merito delle forze dell’ordine è indubbio, anche se appare comunque molto particolare notare come vengano ormai preferiti certi modus operandi, ritenuti meno rischiosi, piuttosto che vecchi metodi, che stanno pian piano cadendo in disuso.
Non si parla certamente di assalto al treno o alla diligenza, ma di un’attività di cui, molto spesso, si sente parlare: le rapine in banca. Un’attività che però, secondo i dati del 2023, ha avuto un arresto netto, con un calo vertiginoso dei numeri. A cosa è dovuto questo rallentamento e cosa ci dicono i dati? C’è da stare tranquilli o non bisogna abbassare la guardia, prestando attenzione a tutte le nuove tipologie di reati che vengono spesso messi in atto?
I dati
Secondo quanto emerge dai dati di Ossif, il Centro di ricerca Abi in materia di sicurezza, in Abruzzo, nel corso del 2023 ci sarebbe stato un calo molto importante delle rapine in banca. A livello percentuale si parla del 50% e, nonostante andando ai freddi numeri, la situazione potrebbe apparire meno entusiasmante dato che si è passati da 2 rapine nel 2022 a 1 sola rapina nel 2023, il dato ha comunque una grande validità.
Il dato infatti, nonostante possa apparire piccolo e ininfluente, aiuta a rispecchiare una situazione che si sta espandendo a macchia d’olio su tutto il territorio italiano, che sta pian piano diventando più sicuro. Almeno, questa è la situazione che riguarda gli istituti bancari, che fino a pochi anni fa però, rappresentavano una delle mete preferite dai ladri, che puntavano spesso ai caveau per fare cassa.
A livello nazionale infatti, le rapine allo sportello sono passate dalle 124 del 2022 alle 80 del 2023, registrando dunque un calo del 35,5%, numeri estremamente importanti che aiutano cittadini e impiegati a stare più tranquilli. Ciò ha significato anche un necessario calo dell’indice di rischio, cioè, il numero di rapine ogni 100 sportelli, che passa da 0,6 a 0,4, mentre in Abruzzo si scende dallo 0,4 allo 0,2.
Tutto ciò ovviamente, non è frutto di casualità ma di investimenti mirati che le banche compiono, annualmente, in protocollo antirapina e prevenzione della criminalità in banca. Si parla di una cifra annuale di circa 500 milioni di euro, al fine di rendere tutte le varie filiali sparse sul territorio, sempre più sicure. Tanto passa anche dalla formazione del personale agli sportelli.