Il noto esperto della comunicazione digitale lancia un allarme agli utenti di Booking: il raggiro che sta svuotando milioni di conti.
Nell’era moderna, sono sempre più frequenti le transazioni online che vedono l’acquisto di abbigliamento, oggettistica, ma anche pacchetti di viaggio. Sebbene questo sistema abbia notevolmente semplificato la vita dei consumatori, alcune tecniche di truffa online si fanno sempre più fini, studiate ad hoc per apparire semplici operazioni innocue. Da diverso tempo gira l’allarme, ma a confermare la truffa è stato Marco Camisani Calzolari, voce influente nella comunicazione online. La truffa riguarda la piattaforma Booking, anche se la colpa non è della stessa azienda, bensì di alcuni criminali informatici che hanno trovato il modo di trarre in inganno gli utenti.
A quanto pare, gli hacker sembrano essere riusciti ad addentrarsi all’interno della piattaforma, aggirando così il sistema. Per fortuna, non vi è alcun rischio nella prenotazione di hotel o strutture in genere, ma il pericolo sta in alcuni messaggi di sicurezza che vengono inviati agli utenti, spacciandosi per comunicazioni delle strutture prenotate.
Da quanto riportato dal sito di Marco Camisani Calzolari, i criminali informatici stanno attuando un raggiro davvero efficace per sottrarre i dati della carta di credito con cui è stata effettuata la prenotazione. La dinamica è la stessa, tanto banale quanto efficace. Dopo aver hackerato l’account della struttura ricettiva, inizia una chat con chi ha prenotato presso di essa. La scusa è quella di un errore di pagamento o di ipotetici problemi con la carta di credito.
Il messaggio chiede esplicitamente di reinserire i dati della carta, pena la cancellazione dell’intera prenotazione. Nella stessa chat ci viene fornito un link sul quale siamo invitati a cliccare per risolvere il problema, verificando così la carta di pagamento. Tuttavia, sebbene l’indirizzo riporti il nome della piattaforma, si rivela una trappola. Questo link serve a rubare i nostri dati personali, ma soprattutto quelli di pagamento.
Detto ciò, non significa che non bisogna più prenotare strutture nella piattaforma. Come dichiarato dallo stesso Camisani, bisogna stare attenti a questo tipo di messaggio, anche se proveniente dall’app stessa di Booking. Si tratta di una truffa attuata da esperti in grado di addentrarsi all’interno dei sistemi. I criminali, in questo caso, hanno preso come esca un colosso del calibro di Booking, ma questo può capitare in qualsiasi piattaforma.
Il consiglio per le strutture che utilizzano il servizio è quello di controllare il proprio account e adottare tutti i sistemi di sicurezza presenti nella piattaforma. Per quanto riguarda gli utenti, oltre a non cliccare il link, è necessario segnalare a Booking e alla struttura stessa, qualsiasi notifica che inviti ad aggiornare i dati di pagamento.
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