In Abruzzo si registra il primo caso umano del virus West Nile. Il dipartimento della Sanità regionale avvia i protocolli di prevenzione e sorveglianza.
Sembra passata un’eternità da quando l’epidemia globale di COVID19 aveva costretto in casa gran parte della popolazione mondiale. Mascherine, tamponi e vaccini erano ormai diventati argomenti giornalieri, così come la conta degli infetti e dei deceduti. Adesso, che il pericolo sembra ormai passato, si tende a essere molto più sensibili e attenti, quando ci si trova di fronte a potenziali virus pericolosi.
Per questo motivo, ha fatto tanto preoccupare ciò che è successo in Abruzzo. Un uomo di San Salvo, dopo quello che sembrava un normalissimo morso di zanzara, ha iniziato a manifestare dei sintomi che sono stati ricondotti dai medici, al virus West Nile, un virus isolato per la prima nel 1937 in Uganda, i cui sintomi possono essere associati a quelli di una febbre un po’ più aggressiva.
Primo caso in Abruzzo
La puntura di zanzara da cui ha avuto origine il primo probabile caso di febbre West Nile in Abruzzo, su un uomo di San Salvo e al momento ricoverato presso l’Ospedale di Pescara, ha messo in allarme il dipartimento sanità della Regione Abruzzo, che non ha esitato ad attivare tutti i protocolli per la sorveglianza e prevenzione della West Nile e dell’Usutu virus.
Il virus della West Nile, finisce spesso col risultare totalmente asintomatico. Nella maggior parte dei casi in cui vi sono dei sintomi, questi saranno comunque abbastanza leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Soltanto nell’1% di casi di infetti, i sintomi possono essere più aggressivi con febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma.
Le autorità sanitarie ed epidemiologiche, hanno diffuso delle raccomandazioni per i Comuni di Vasto, Casalbordino, Lanciano, San Salvo, affinché vengano potenziati gli interventi antilarvali nelle aree in cui sono presenti abitazioni private, luoghi di vacanza, parchi pubblici e aree ricreative, Strutture sanitarie e socio-sanitarie. Ogni cittadino poi, può utilizzare repellenti per zanzare, vaporizzatori o erogatori elettrici, insetticidi e, banalmente, zanzariere alle finestre di casa.
Il dipartimento Sanità della Regione Abruzzo, fa sapere con una nota di aver:”coordinato e verificato il corretto funzionamento del flusso informativo attivato sin dal primo riscontro di positività al virus West Nile che ha permesso a ciascun organo competente regionale e locale di attivarsi tempestivamente per quanto di competenza”. Nonostante la situazione sia in continua evoluzione, al momento tutto parrebbe sotto controllo anche se è fortemente incoraggiata, l’applicazione di misure preventive.