Tenere i soldi sul conto, senza effettuare particolari movimenti ha un costo ma questo è un aspetto che nessuno chiarisce.
Molti pensano che avere i propri fondi su un conto, non effettuare movimenti o altro li possa rendere sicuri nel tempo e quindi anche stabili negli anni. Nonostante questa comune convinzione non è proprio così, anche perché a meno di essere esperti del settore non si ha chiarezza sulle dinamiche e su cosa conviene veramente.
C’è tanta gente spaventata, ancora oggi, dall’uso delle carte per i pagamenti e questo è un valido esempio per comprendere i limiti di questa condizione e anche come sia difficile avere un’idea e scardinarla, soprattutto quando si tratta dei propri risparmi. Per questo è doveroso chiarire cosa significa in termini economici avere fondi sui conti correnti a deposito.
Un primo tema che bisogna considerare, tra le criticità importanti, è quello dell’inflazione. Questa, colpisce sempre, in ogni caso ed è giusto capire che non va a creare un impatto solo sul prodotto che si compra al supermercato, ma anche sui propri soldi a deposito. I soldi nel tempo perdono valore, se non si rigenerano e non aumentano di fatto hanno un costo elevato.
A questo si aggiunge poi la questione dell’imposta di bolla che è di 34.20 euro per le persone fisiche, senza contare che anche per chi ha un conto corrente con un qualche interesse, poi bisogna pagarci il 26% i tassazione. Viene quindi da chiedersi come fare a gestire la cosa se comunque si registra una perdita in ogni caso. Ovviamente la risposta è che tutto dipende, il costo c’è sempre ma per una persona che ha pochi euro, questo è marginale.
Per chi ha tanti euro da parte ovviamente il discorso cambia. Sarebbe utile avere sul conto corrente soldi a sufficienza per affrontare 3 mesi senza stipendio, quindi un cuscinetto di salvezza in caso di necessità. Questo dipende dallo stile di vita e non è fisso per tutti, se si guadagnano 1000 euro c’è un budget, se si guadagnano 6000 euro c’è un altro budget da considerare. Sarebbe utile, anche in considerazione della giacenza su cui viene applicata la tassa, non avere più di 5000 euro.
In questo modo non si paga l’imposta. Come soglia assoluta invece bisogna considerare i 100 mila euro, limite massimo che viene coperto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, dopo questa cifra si è “scoperti”. In questi casi quindi conviene sempre investire perché anche con un piccolo ritorno, quanto meno non si spendono soldi e soprattutto si combatte l’inflazione.
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