Il progetto avviato in Abruzzo ha lo scopo di poter recuperare la memoria dal passato. La condivisione interculturale è necessaria per farlo.
Con il passare degli anni e con il susseguirsi di generazioni differenti, alcune pratiche e conoscenze possono andare tristemente perdute. Fortunatamente, però, alcuni cittadini sono molto legati a ciò che arriva dal passato, anche il più lontano, e si prodigano per poter compiere dei progetti di recupero fondamentali, proprio come sta succedendo in Abruzzo.
Al fine di arrivare a un risultato stravolgente, è stato necessario unire un gruppo di incontri atti alla condivisione interculturale. Fra le varie tematiche da affrontare, vi saranno quelle legate alla tradizione culinaria più lontana. Ma non verranno trascurati argomenti come la cartografia sociale e i vari laboratori artistici, i quali daranno vita a una memoria collettiva e più comprensiva dei luoghi vissuti.
A organizzare ciò è stato il M.I.S.C.H.I.O., ossia il Memory Intercultural Social Collective Heritage Intergenerational Opportunity. Chi ne fa parte sta gestendo un processo in cui verranno inclusi abitanti e residenti di ogni età di Fontecchio. Durante gli incontri verranno scambiati ricordi, abilità ed esperienze di vita vissuta, così da invogliare a chi affronterà il futuro del domani a basarsi sulle solide strutture che hanno dato vita alle vicissitudini del passato.
Sono diverse le persone interessate a ciò che il M.I.S.C.H.I.O. sta organizzando e che vogliono sapere maggiori informazioni in merito. Intanto, partiamo dal fatto che gli incontri si svolgeranno a partire dal 3 marzo, in cui prenderà il via il primo Laboratorio di Cucina internazionale e a guidarlo sarà Valeria Pica. Saranno presenti le comunità straniere di Fontecchio e le comunità di emigrati, i quali ritorneranno specialmente dal Belgio, dal Lussemburgo, dalla Francia e dal Venezuela.
L’intento è quello di poter condividere storie che arrivano dal passato, come anche le tradizioni e i sapori provenienti da Stati lontani. Il Pakistan, il Messico, la Polonia, l’Ucraina, la Germania e tanti altri luoghi ancora saranno i protagonisti indiscussi degli incontri.
Da aprile fino a giugno, invece, partirà il laboratorio chiamato Cosa ci racconti?, il quale sarà condotto da parte di Martina Riescher e Debora Frasca. Questo progetto avrà lo scopo di dare vita a una memoria collettiva. In oltre, si concentrerà su una maggiore conoscenza dei luoghi, partendo dai racconti fatti da ogni persona presente. L’idea di M.I.S.C.H.I.O. è quella di riprendere le fila di ciò che è stato interrotto dal devastante terremoto del 2009 e, poi, anche dalla pandemia del 2020.
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