Sanremo 2025, Carlo Conti già travolto dalle critiche: “Morte della musica”

Il prossimo rischia di non essere un Festival di Sanremo facile per Carlo Conti che è già stato ampiamente criticato per le sue scelte.

A febbraio ci sarà il grande ritorno di Carlo Conti, scelto per condurre la nuova edizione del Festival di Sanremo dopo l’addio di Amadeus. Nonostante gli impegni principali del conduttore fiorentino in questo momento siano stati messi in stand by, nei suoi pensieri c’è già quello che succederà dal 4 all’8 febbraio 2025. Cinque giorni di grande spettacolo per lui che non ha però potuto fare a meno di ricevere diverse critiche per le sue scelte.

Sanremo 2025 critiche Carlo Conti
Carlo Conti nei guai, piovono critiche in vista di Sanremo – (Foto: Ansa) – Inabruzzo.it

Essere il conduttore e il direttore artistico di un evento così importante, non è certamente facile. Tuttavia, dopo gli anni d’oro di Amadeus, Carlo è chiamato a fare altrettanto bene. Purtroppo, però, se il buongiorno si vede dal mattino la prima mossa sembra aver già fatto storcere il naso al pubblico che avrebbe preferito una scelta diversa.

In queste settimane hanno già iniziato a circolare i primi nomi. Oltre agli amici Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni, a fare da spalla al presentatore dovrebbe esserci anche Mahmood. Uscito da Sanremo Giovani e poi diventato un pilastro della musica italiana. Ciononostante, al di là dei nomi che lo accompagneranno, sono state le regole a far scatenare gli spettatori.

Carlo Conti bocciato dal pubblico, la novità a Sanremo a non convince

Primo autogoal, almeno per l’opinione pubblica, da parte di Carlo Conti che ha deciso di cambiare il regolamento di Sanremo Giovani. Quello che per molti aspiranti artisti ha rappresentato un trampolino di lancio importantissimo, ora sta facendo discutere. Tutta colpa della scelta di aprire le porte della kermesse solo a chi ha compiuto un minimo di 16 anni fino ad un massimo di 26.

Carlo Conti cambia regole Sanremo
Le regole di Sanremo, Carlo Conti cambia tutto – (Foto: Ansa) – Inabruzzo.it

Solo dieci anni per questa forbice che non è stata gradita dal pubblico che avrebbe voluto un po’ più di elasticità da parte di Carlo. Soprattutto nei confronti di chi è più grande e sta ancora cercando il proprio posto nel mondo, magari riuscendo ad entrare nell’industria musicale. In questo modo, ha ammesso più di qualcuno, si rischia di far passare il messaggio che fare musica dopo una certa età, se non si ha ancora sfondato, è un problema.

La notizia è ufficiale, Sanremo Giovani sarà aperto a ragazzi e ragazze che hanno dai 16 ai 26 anni. Chissà cosa ne pensa Francesco Gabbani che riuscì ad emergere proprio grazie alla kermesse, peccato che era il 2016 e all’epoca aveva già compiuto 34 anni. Insomma, non si dovrebbe essere mai considerati troppo grandi per fare musica. Altrimenti il rischio è quello di andare incontro a “la morte della musica“, come è stato detto sul web.

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