La Tari è la Tassa sui rifiuti che ogni cittadino deve pagare; ecco cosa succede se non viene saldato il debito o non risulta pagato.
L’imposta sui rifiuti è comunale ed è stata applicata nel 2014 su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è quello di creare un servizio adeguatamente finanziato, che riguarda raccolta e smaltimento dei rifiuti che ogni giorno vengono prodotti nelle case residenziali, nelle fabbriche e nei negozi o uffici.
Quindi tutti coloro che possiedono, o hanno in affitto, locali e terreni da cui provengono rifiuti urbani, sono sottoposti a tassazione annuale che si può anche pagare in due rate. Tale disposizione è stabilita dalla legge n. 147/2013. Ma cosa succede se non si paga la Tari? Attenzione alle penali.
La Tassa sui rifiuti deve essere sempre saldata entro i termini stabiliti dalle normative vigenti. Ma se questo non avviene si possono ripercuotere sul titolare di tale imposta portando a conseguenze serie a livello legale ma anche economico. In particolare, se la quota dovuta è superiore a 30 mila euro, vengono applicate le norme relative all’evasione fiscale. Mentre nel caso in cui si parli di un importo inferiore a 30.000 euro, si tratta di illecito tributario.
In ogni caso, il Comune di competenza, può agire legalmente per il recupero dell’importo da saldare. Inoltre, i titolari dovranno pagare gli interessi applicati per il mancato pagamento, tale somma viene stabilita calcolando il periodo di ritardo dal termine della scadenza. È importante anche sapere che dopo 5 anni dalla data di richiesta di pagamento della Tari, l’imposta va in prescrizione.
Cosa fare se non si riceve il bollettino di pagamento Tari? La responsabilità di ricezione e pagamento della Tassa sui rifiuti, è a carico del contribuente. Ogni cittadino deve fare attenzione alle scadenze e se non riceve l’avviso di pagamento via posta o via email, deve comunicarlo immediatamente al proprio Comune di residenza, Ufficio tributi. Infatti, la mancata ricezione del bollettino non giustifica ne esonera dal saldo del dovuto. Si tratta di un’imposta comunale obbligatoria e si deve provvedere alla richiesta di un nuovo bollettino per poter saldare entro i termini.
In alternativa si può utilizzare un modello F24 standard compilandolo come per gli anni precedenti. È essenziale che venga inserito il codice tributo 3944, ovvero il codice di riconoscimento della Tari. Il modulo F24 si trova agevolmente nella home banking, negli uffici postali oppure presso la propria banca. In caso di necessità si può richiedere l’assistenza del Comune di appartenenza o del commercialista.
Il mancato pagamento della Tari porta a sanzioni anche del doppio rispetto alla cifra originale. Ma se si applica il ravvedimento operoso, pagando entro 90° giorno dalla data di scadenza l’imposta dovuta, si può ottenere una riduzione del 50% sulla sanzione applicata. Se ci si accorge di essere in ritardo con i pagamenti, è bene comunicare l’intenzione di pagare prima possibile. In questo modo si possono evitare sanzioni e si può richiedere una dilazione.
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