Il servizio de Le Iene ha scatenato un vero e proprio terremoto in Serie A: in arrivo misure drastiche, vengono cacciati tutti.
Martedì sera nel corso del programma Le Iene è stato mandato in onda un servizio davvero clamoroso dove un arbitro di Serie A, preferendo mantenere l’anonimato e con la voce camuffata, ha lanciato gravi accuse al sistema arbitrale italiano.
Il fischietto in questione ha parlato di anomalie molto strane nel mondo arbitrale italiane, gettando ombre sul come siano stati gestiti gli episodi clou in alcune partite chiave come Juventus-Roma o Inter-Verona, accusando soprattutto il VAR. L’arbitro ha poi affermato come, assieme ad altri cinque colleghi, sia pronto a denunciare l’AIA e questo potrebbe avere dei risvolti clamorosi.
Il servizio de Le Iene ha subito scatenato un gran putiferio e la risposta secca dell’AIA che, oltre a mettere in dubbio la veridicità dello stesso, ha invitato l’arbitro che ha parlato a mostrare le prove nelle sedi competenti. È innegabile, però, che i vertici arbitrali siano in mezzo al mare in tempesta in questo momento e presto potrebbe esserci un terremoto senza precedenti.
Terremoto in casa AIA: ora rischiano tutti
La situazione in casa AIA era già delicata ancor prima che andasse in onda il servizio de Le Iene che ora ha messo ancor più in dubbio la bontà degli arbitri e del VAR. Secondo quanto riferito dal Corriere dello Sport, i vertici arbitrali stanno lavorando ad una soluzione per uscire indenni da questa situazione e ci sarebbero al momento due schieramenti che stanno pensando ad un’unica alternativa: il commissariamento dell’AIA.
La prima fazione sarebbe composta dal gruppo dell’ex presidente dell’AIA Trentalange, mentre la seconda vi è il gruppo di Pacifici e Zanoli. I primi avevano pensato al commissariamento già prima di Natale ritirando il loro appoggio ai nuovi vertici, salvo poi ritrattare pensando che alla loro caduta mancasse poco. I secondi, invece, pensano a questa soluzione per far fuori in maniera definitiva l’altra fazione. Insomma, un tutti contro tutti dove a farne le spese potrebbe essere l’intero sistema arbitrale.
Con il commissariamento dell’AIA verrebbero dati pieni poteri al presidente federale Gabriele Gravina che dovrebbe poi andare a selezionare l’uomo giusto per riportare la pace nel mondo arbitrale. E, secondo il quotidiano romano, quell’uomo sarebbe sempre Gianluca Rocchi che sogna di passare da designatore a presidente, il sogno di una vita intera.
Ad oggi, questa è solamente un’ipotesi, ma si tratta di un’ipotesi molto concreta e nelle prossime settimane potrebbero esserci dei risvolti molto importanti. Ancora una volta si rischia di entrare in una fase molto cruciale per il calcio italiano dalla quale si spera possa uscirne pulito.