Il “Tibet d’Abruzzo” è pronto a entusiasmare tutti gli escursionisti: una passeggiata di 61 chilometri tra le meraviglie del territorio.
Non può esserci soprannome più azzeccato e, a differenza della miriade di abruzzesi che lo conoscono per bene, non tutti sanno di chi stiamo parlando. Viene chiamato il “Tibet d’Abruzzo” e con il suo percorso di 61 chilometri è pronto, ancora una volta, a stupire ogni tipo di escursionista amante dell’avventura più sfrenata. Una lunghissima passeggiata immersa fra le meraviglie più prestigiose che il territorio nostrano è in grado di poter regalare agli appassionati del genere, capace di lasciare chiunque a bocca aperta.
Il Tibet è ben noto per avere un vasto sistema di alteterre con elevazione media che è superiore ai 4.500 metri. Si trova circoscritto da altre catene montuose, come quella del Karakoram e dell’Himalaya, nella parte a Sud, mentre a nord da quella del Kunlun. La sua forma è pressoché ovale e il suo asse maggiore è all’incirca di 2.600 km, mentre quello minore è di circa 1.300 km.
Numeri da capogiro e che sono adorati da parte di tutti gli escursionisti del mondo, i quali vi si recano sempre più spesso a svolgere delle attività di svago meravigliose. Anche in Italia vi è un sistema di alteterre simile a esso, anche se di proporzioni ben più piccole.
Il più alto gruppo montuoso dell’Appennino italiano è situato fra le valli dell’Aterno-Pescara e del Vomano. Qui vi sorge il “Piccolo Tibet d’Abruzzo”, amatissimo per la miriade di escursionisti che vi si susseguono per poter ammirare delle meraviglie territoriali difficilmente paragonabili.
Come in molti sanno, stiamo parlando del Gran Sasso in cui vi è un percorso lungo ben 61 km da poter svolgere in piena sintonia con la natura circostante. Sono 5 le tappe da dover superare per poterlo ammirare nella maniera migliore, partendo da Campo Imperatore. Si tratta di una nota località sciistica in inverno, ma nel periodo primaverile ed estivo diviene luogo molto amato da parte degli escursionisti.
Dopodiché si passa per lo splendido Castel del Monte, per poi proseguire fino alla suggestiva Rocca Calascio. Anche la terza tappa, Santo Stefano di Sessanio, è in grado di regalare degli scorci a dir poco splendidi, contraddistinti dalla natura più rigogliosa e da una vista impeccabile. Si passa, poi, dal Barisciano, per chiudere a Fonte Cerreto, dove il percorso fatto di avventura e attività salutare volgerà al termine. Si possono anche portare con sé dei cani: la stagione ideale per poter compiere questo percorso va dalla primavera all’autunno.
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