Dati e curiosità su Villalago
altitudine: 930 msuperficie: 35 km quadratinome degli abitanti: villalaghesi
Storia
Villalago è un paese che ha il privilegio di godere di una splendida scenografia. Si infatti “rifugia” sul Monte Argoneta, a un’altezza di circa 920 metri, domina l’antica Valle de Lacu.
Gode anche di una posizione geografica privilegiata, infatti il comune è posto tra il lago di Scanno e il lago di San Domenico. E pur essendo considerato “montano”, la presenza di questi due laghi che lo circondano rende il suo clima mite.
Il nome stesso “Villalago”, ci spiega l’origine di questo paese. Infatti, prima ancora dell’arrivo di San Domenico esisteva una “villa”.
Si tratta del tipico insediamento alto-medioevale che, in questa zona anticipava la nuova forma di organizzazione che sarebbe stata promossa a breve dalle abazie. Ma anche dalle ricche famiglie aristocratiche, che diedero vita al fenomeno dell’ “incastellamento”.
I ritrovamenti archeologici sono testimonianza del fatto che la zona era già abitata in epoca romana. Ulteriori tracce del passato sono riferibili ai Longobardi, che secondo gli studiosi hanno abitato per molto tempo il luogo.
Origini di Villalago
Il centro abitato del borgo è stato fondato invece intorno all’XI secolo. Ed è proprio questo il periodo in cui si attesta l’arrivo di San Domenico in zona, provenendo da Foligno.
Non a caso il suo arrivo coincide con un altro fatto storico di notevole importanza e cioè la costruzione dei diversi conventi domenicani oltre che i monasteri eremitici. Quello in Prato Cardoso, lo stesso Eremo di San Domenico e quello di San Pietro in Lacu.
Fu proprio lo stesso Domenico a volerli costruire, a poca distanza dal suo eremo, ma un po’ più verso l’interno. Aveva infatti ricevuto in dono dai Conti di Valva l’intera Valle de Lacu.
Quest’ultima costruzione ebbe notevoli ripercussioni sulla zona, a partire dal settore economico. I contadini, per esempio, da questo momento in poi iniziarono a rendere coltivabile la zona che invece prima era stata lasciata in stato selvaggio.
Il monastero è noto soprattutto per i numerosi possedimenti agrari e per le rendite che ci furono sin dal 1071. Esso poi raggiunse tale potere da avere sotto le sue dipendenze gran parte delle strutture ecclesiastiche nelle sue vicinanze.
Purtroppo fu abbandonato nel 1474 dai Benedettini, non fu più riconsiderata come centro di potere e decadde.
Successivamente però la “Villa de Lacu” divenne possedimento di:
Conti di SangroCaldora Francesco da ProcidaBelprato
Questi ultimi però furono cacciati in malo modo avendo esagerato con l’imposizione delle tasse: la popolazione insorse.
Centro storico
Il centro storico del paese è particolare. Le case sono tutte addossate le une alle altre e posizionate come fossero scalette perché seguono il profilo stesso del paese. Che è a sua volta stretto, come anche le stradine e i vicoli.
Il centro abitato si organizza intorno al Palazzo Baronale, risalente al XVIII secolo. Era della famiglia dei Lupi, nobile e potente all’epoca, ma attualmente esso è diviso in varie abitazioni private.
Continua a mantenere internamente l’oratorio dell’Addolorata (di proprietà della Parrocchia omonima) che, insieme a quella di San Michele Arcangelo viene considerata la parrocchia più vecchia del paese.
Poi, altro nucleo fondamentale, oltre che punto di riferimento per l’espansione del paese, fu la torre di avvistamento. Serviva soprattutto per controllare il passaggio nella Valle del Sagittario. Risale al XII secolo e si compone di un torrione cilindrico posto vicino al Palazzo Baronale.
Ed è probabile che la sua costruzione fosse funzionale a garantire maggiore difesa del monastero. Anche se molti studiosi sono d’accordo sul fatto che la sua origine sia molto più antica di quella ipotizzata oggi.
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