Vite al Limite presenta una realtà che tutt’oggi fatica a raggiungere il giusto grado di importanza. I pazienti lottano tra la vita e la morte.
Il disturbo alimentare contempla un rapporto tossico con il cibo, che può sfociare in diverse patologie emotive e psicologiche. Nonostante si tratti di un tema attuale, che coinvolge molte più persone di quanto si possa anche solo lontanamente immaginare, viene trattato raramente in modo approfondito.
Il programma Vite al Limite, trasmesso su Real Time, consente di accedere ad un bagaglio completo di informazioni, associate per lo più all’obesità. Nella maggior parte dei casi infatti i problemi relativi al peso derivano – ad eccezione di deficit fisici certificati – dalla somatizzazione di un trauma. Molti dei protagonisti hanno subìto degli abusi, altri sono stati abbandonati ed altrettanti soffrono di profonde carenze di affetto.
Il Dottor Nowzaradan, protagonista assoluto del programma, si dedica ai pazienti che corrono da ogni dove per richiedere la sua assistenza. Egli si occupa dell’operazione volta a stimolare la perdita di peso tramite un bypass gastrico, trattando non solo la salute fisica del paziente, ma aiutandolo anche nel suo percorso di crescita personale.
Tuttavia, per procedere con l’intervento, è necessario rispettare un lungo periodo di dieta, in modo da raggiungere una condizione corporea idonea. Una buona percentuale dei partecipanti riesce a raggiungere il peso minimo per finire sotto i ferri, altri invece falliscono nell’impresa. E’ questo il caso di Janine Mueller.
Una storia a lieto fine
Janine Mueller pesava quasi 310 chili all’epoca della sua partecipazione. Decise quindi di trasferirsi a Houston, in modo da richiedere una collaborazione concreta e attiva con il Dottor Nowzaradan. Durante il percorso, perse più di 50 chili, raggiungendo circa 250 chili. Tuttavia, nonostante la sua determinazione e resilienza, non riuscì nell’intento di raggiungere la forma fisica consona e idonea all’intervento. Quando, successivamente, assistette alla messa in onda della puntata, Janine rimase molto delusa. La produzione infatti, oltre a farla apparire come debole e poco motivata, tagliò tutti i momenti nei quali la partecipante si rivolgeva a Dio.
Nonostante questo, l’esperienza di Vite al Limite la convinse a modificare radicalmente il suo stile di vita. Janine ha lasciato il suo fidanzato, si è dedicata interamente ai viaggi e alla sua attività. Con il passare degli anni, Mueller ha raggiunto finalmente un peso che le consente di muoversi e soprattutto di vivere. Attualmente pesa circa 130 chili e, grazie al questo, ha potuto sottoporsi ad un intervento al ginocchio per migliorare la mobilità delle gambe. E’ proprietaria del Paparazzi Accessories, attività che ha raggiunto l’apice di vendita in seguito alla messa in onda del programma. Janine è scampata alla morte. Una battaglia che ha vinto da sola, senza l’aiuto di nessuno.