William e Kate soccombono al peso della malattia: il Principe del Galles vuole decidere al posto della moglie, provocandone la frustrazione.
Lo scorso 22 marzo la Principessa del Galles ha confermato i risultati delle analisi, condividendone la diagnosi con il mondo intero. Ha poi tenuto a sottolineare quanto desideri tornare operativa, incontrare i sudditi e occuparsi delle iniziative che più coinvolgono il suo animo nel profondo.
La prima apparizione pubblica risale al 15 giugno scorso, quando Kate ha partecipato all’annuale King’s Birthday, noto anche come Trooping the Colour. La sua presenza ha rincuorato i connazionali britannici. La sua figura sembrava non avesse subìto minimamente le conseguenze della malattia. Motivo per cui gli inglesi hanno potuto tirare un respiro di sollievo. Il prossimo impegno in agenda dovrebbe riguardare il torneo di Wimbledon, sul quale tuttavia qualcuno nutre qualche dubbio.
La gravosa diagnosi ha colpito la famiglia come un fulmine a ciel sereno. William ha così acuito il suo istinto protettivo, già particolarmente spiccato in quanto derivato dalla scomparsa di Diana Spencer nel 1997. I medici curanti della Principessa del Galles hanno chiarito sin da subito il fatto che qualsiasi movimento di quest’ultima debba essere concordato sul momento, senza tuttavia specificare che l’ultima parola spetti comunque all’erede al trono.
Come comunicato da Kensington Palace, Kate Middleton presenzierà oggi alla finale maschile del torneo di Wimbledon, in modo da consegnare lei stessa i trofei in mano ai vincitori. I desideri della futura regina si sono scontrati però con lo scetticismo del marito. Il Trooping the Colour di per sé è risultato particolarmente debilitante e stressante per la Principessa, ragion per cui William mostra delle remore rispetto a una sua eventuale partecipazione alla partita di tennis.
A questo proposito, Paul Burrell – ex maggiordomo di Lady D – ha descritto il primogenito Windsor come “ferocemente protettivo”, spiegando che “William controlla questa casa e deciderà se Kate stia abbastanza bene” perché è “lui che protegge la famiglia”. Dal canto suo la consorte, per quanto soffocata dalle eccessive attenzioni e precauzioni del marito, si fiderebbe a tal punto di lui da lasciargli campo libero in merito alle decisioni che la riguardano.
“Con William al suo fianco” – le parole di Burrell – “Kate è al sicuro, perché lui si prenderà cura di lei e non permetterà mai a nessuno di farle del male”. Alla fine però la Principessa, in accordo sicuramente con l’equipe di medici che la segue, ci sarà a Wimbledon, raggiante come sempre.
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